Aspettando Nervi…

By  | Settembre 30, 2018 | Filed under: Notiziario

SABATO 27 OTTOBRE GRANDE RAPID (12’+3″) A NERVI NEL PALAZZO DEL MUNICIPIO IN PIAZZA DEGLI ABRUZZI 7 TURNI ORE 15

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BRUN VINCE LA PRIMA SEMILAMPO D’AUTUNNO AL CENTURINI

Sabato 29 settembre Grand Prix semilampo al Circolo, con successo del MF Dario Brun, che ha termnato da solo al comando con 6 punti su 7.
Buona prova di Nicola Maiori che è giunto al secondo posto a punti 5, davanti a Shaaban, neovincitore del rapid Ottolenghi di Camogli. Al quarto posto Mauro Berni, con la soddisfazione di essere stato l’unico a strappare il punto al vincitore.


Quattro giocatori venivano dal savonese: Piftor, Pesce, Atteo e Cardona. In gara anche il promettente under 16 Rocco Vairo.
Il grand prix di ottobre come noto si svolgerà eccezionalmente a Nervi, sabato 27 ottobre, nella sede del Municipio Levante. Sarà un rapid 12′ + 3″ omologato, con un montepremi di 700 euro (per l’occasione iscrizioni a 18 e 15 euro)

1. Brun Dario p. 6
2. Maiori Nicola p. 5
3. Abd El Gawad Shaaban p. 5
4. Berni Mauro p. 4.5
5. Carosso Andrea p. 4.0
6. Nicolis Claudio p. 4.0
7. Dordoni Riccardo p. 4.0
8. Gardini Enrico p. 3.5
9. Piftor Adrian p. 3.5
10. Camera Giampaolo p. 3.5
11. Faggiani Marco p. 2.5
12. Vairo Rocco p. 2.5
13. Cardona Paolo p. 2.0
l4. Calà Ivano p. 2.0
15. Atteo Domenico p. 2.0
16. Pesce Leandro p. 2.0

MANFREDI PRIMO NEL LAMPO SESTRESE
E il 5-7 ottobre c’è il torneo week end a Villa Bombrini a Cornigliano

La quinta tappa del torneo lampo 5’+3” 2018 organizzato dal Circolo di Sestri si è disputata sabato 22 settembre, con la partecipazione di 18 giocatori.
Vittoria del maestro Vincenzo Manfredi con 8 su 9. Unica sconfitta con il secondo in classifica, il MF Brun, che però ha successivamente perso terreno dal vincitore pattando con Giuseppe Silvestri e perdendo con la sua recente “bestia nera”, l’acquese Giancarlo Badano, che è salito sul podio al terzo posto, a 6,5. Seguono a 4 Silvestri e Mandolini.


Il Centurini continua l’incetta di premi con i vincitori di fascia Riccardo Dordoni e Ivano Calà.

1 8 M MANFREDI Vincenzo 2270
2 7.5 FM BRUN Dario 2248
3 6.5 1N BADANO Giancarlo 1866
4 6 1N SILVESTRI Giuseppe 1902
5 6 1N MANDOLINI Alessandro 1788
6 5.5 1N BAGGIANI Fabio 1705
7 5 2N DORDONI Riccardo 1522
8 4.5 1N TRAVERSO Massimiliano 1919
9 4.5 1N ROSSI CASSANI Gianni 1709
10 4 2N CAMERA GIAMPAOLO 1555
11 4 3N CALA’ Ivano 1432
12 3.5 1N GUIDO PIERPAOLO 1644
13 3.5 1N FALCONE Giancarlo 1805
14 3.5 2N BOTTARO Mario 1634
15 3 2N VELLO Bruno 1578
16 3 2N VALLARINO Giacomo 1779
17 2 NC DANESI LORENZO 1039
18 1 NC VALLE EDOARDO 1209

Il Circolo si prepara intanto alla quinta edizione del torneo di Vila Bombrini, che si giocherà dal 5 al 7 ottobre. Ci si può prenotare su VESUS

RENATO EMANUELLI (2427) È MAESTRO INTERNAZIONALE PER CORRISPONDENZA

Renato Emanuelli ha conseguito il titolo di maestro internazionale conferito dall’ICCF (International Correspondence Chess Federation).
A lui vanno le congratulazioni di tutti gli scacchisti e del Centurini, nonchè il doveroso ringraziamento per l’insostituibile apporto dato alla squadra del Circolo per i titoli italiani conseguiti in tutti questi anni.

OLIMPIADI A BATUMI
Si stanno svolgendo a Batumi in Georgia, dal 23 settembre al 6 ottobre 2018, le Olimpiadi degli Scacchi.
La squadra italiana è composta da Daniele Vocaturo, Sabino Brunello, Luca Moroni, Michele Godena e Alessio Valsecchi; capitano non giocatore Arthur Kogan.
La squadra femminile è formata da Olga Zimina, Desiree Di Benedetto, Marina Brunello, Elena Sedina e Daniela Movileanu; capitano non giocatore Carlos Garcia Palermo.

ELEZIONI: SOLITA BARUFFA IN CASA FIDE
Il 3 ottobre, in occasione delle Olimpiadi di Batumi in Georgia, si svolgerà l’elezione della presidenza della Fide. Come noto sono tre i candidati: Arkady Dvorkovich, che gode dell’appoggio della federazione russa, il greco Georgios Makropoulos, che attualmente è il vice presidente della federazione, e Nigel Short.
I tre candidati sono a caccia del voto delle federazioni, sono iniziate le trattative e i mercanteggiamenti, più o meno sottobanco, per la costruzione di alleanze che possano determinare l’esito del voto. E come nella migliore delle tradizioni, non mancheranno le denunce, anzi una pare che sia già partita: Makropoulos ha già chiesto di estromettere Dvorkovich per corruzione e pressioni indebite subite da Serbia e Israele. Naturalmente il russo ha smentito contrattaccando, accusando Makropulos di avere dilapidato risorse durante la sua vicepresidenza Fide.
Insomma, non ci facciamo mancare nulla.
Considerando i non buoni rapporti tra Short e Makropulos, è probabile un’alleanza tra l’inglese e Dvorkovich, che in questo modo potrebbe tentare di prendere la presidenza al secondo scrutinio, grazie al pacchetto di voti non molto consistente, ma prezioso, di Short.
Insomma, lo spettacolo non è molto bello e le battaglie legali sono sempre dietro l’angolo.

XVI° Festival Scacchistico Internazionale “Città di Amantea”

Grande prova di forza del neo GM Pier Luigi Basso ad Amantea. Basso, che è il secondo italiano ad imporsi nella kermesse calabrese, ha vinto in solitario con 7 punti su 9 (5 vittorie e 4 patte) precedendo il GM Eldar Gasanov (vincitore dell’edizione 2017) e il GM Vladimir Burmakin.
Il festival di Amantea continua ad arricchire la sua bacheca dei vincitori con nomi importanti, da Tiviakov a Smagin, da Malaniuk a David, da Maiorov ad Epishin ecc. Auguriamo a Basso di avere una carriera scacchistica ancora più prestigiosa dei suoi predecessori.
Sempre sopra quota 100 il numero dei partecipanti con Renato Rubino vincitore dell’Open B e Stanislao Vommaro trionfatore (8 vittorie su 8 partite e titolo di 3^ categoria nazionale) dell’open C.

RIFLESSIONI SUL DOPO “OTTOLENGHI”

Dopo l’ultimo torneo Memorial Ottolenghi, il commento di Paolo D’Augusta:

Uno striscione, simpaticamente artigianale, appeso sul muro delle Scuole medie di Camogli ci ricorda che anche quest’anno è tornato il Memorial Ottolenghi, torneo di scacchi a cadenza semilampo (un quarto d’ora per ogni giocatore) organizzato dal locale circolo di scacchi, l’ASD Scacchi Golfo Paradiso ‘Giancarlo Musso’.
La sua 38° edizione si è svolta infatti ieri, 16 settembre, nei locali a pian terreno del Palazzo del Municipio, nell’arco della giornata, con una partecipazione di una trentina di scacchisti, purtroppo lontana dai massimi (più di 100) registrati una decina di anni fa, allorché il torneo poteva svolgersi a Portofino Vetta, ospitato dal Portofino Kulm.
Molto gradita la presenza di giocatori provenienti da Imperia, Albenga, Acqui, nonostante le note difficoltà.
Una breve storia: il torneo, con 40 partecipanti, nasce il 31 maggio 1981 a Ruta, per commemorare la tragica scomparsa di un giovane socio del Circolo Scacchistico Rutese, Giulio Ottolenghi, allievo ufficiale dell’Aereonautica Militare, che precipita con l’aereo nel cielo di Latina il 1° dicembre 1980, durante una esercitazione di volo.
Già dai primi anni il Memorial registra un successo di partecipazione anche internazionale (le tre edizioni successive saranno vinte dal Maestro Vujovic, dell’allora Jugoslavia) confermate nel tempo: su 37 edizioni, 11 sono state vinte da Maestri di Federazioni straniere.
Il livello tecnico dei partecipanti ha visto punte di prestigio, come la vittoriosa partecipazione nel 2006 del giovane (17 anni) Sabino Brunello di Bergamo (oggi Grande Maestro), che è stato anche tre volte campione italiano nella stessa specialità.
Le 37 edizioni precedenti hanno avuto una media di 78 partecipanti, e hanno visto vincitore per dieci volte (tra il 1989 e il 2011) il Maestro Internazionale Flavio Guido del Circolo Scacchistico Centurini di Genova.
L’anno scorso (come nel 2015) il torneo è stato vinto da Vincenzo Manfredi, sempre per il Centurini.
Dal 2009, al miglior classificato appartenente ad una Società della Liguria viene riconosciuto il titolo di Campione Regionale di Scacchi Semilampo: si sono avvicendati in questo titolo solo tre Maestri: per quattro volte Flavio Guido, per tre Omar Stoppa (AD Imperiese) e per due Vincenzo Manfredi.
Quest’anno, il torneo e il di Campione Regionale titolo è stato vinto da Shaban Abd el Gawad, del Circolo Centurini di Genova, vittorioso con 7 punti su nove.
Per gli scacchisti più fedeli, l’Ottolenghi è un ricordo misto di scacchi e di sensazioni , quando ancora nella sede all’aperto di Viale Molfino si giocava sotto il cadere delle castagne dischiuse dall’ippocastano che riparava appena da possibili scrosci di pioggia, sempre pronti nella stagione. A metà giornata, panini con il salame, un po’ di frutta e magari uno yoghurt, in un’atmosfera più da anni cinquanta che duemila Lo stesso spirito resiste negli organizzatori, che sanno di poter contare sugli appassionati del gioco e sull’aiuto dei sostenitori, per primo lo stesso Comune di Camogli. Quest’anno però sono stati aiutati anche da ragazzi del Liceo Nicoloso di Recco, nell’ambito di un progetto di Alternanza Scuola Lavoro, che vede coinvolti 11 studenti dell’ultimo anno dello Scientifico.

UNA CHIACCHIERATA AL TELEFONO

Una rapida chiacchierata telefonica con il presidente del circolo Centurini Marco Faggiani, alla ripresa dell’attività, dopo la pausa estiva.

D: Quale sarà il prossimo appuntamento di punta del Circolo?
R: Per ottobre prevediamo un’uscita importante il 27 ottobre, con lo svolgimento del tradizionale semilampo di fine mese a Nervi, presso la sede del Municipio Levante, in piazza degli Abruzzi. Sarà un rapid omologato con un montepremi ragguardevole per questo tipo di torneo. Davide Cusato ha lavorato molto bene in questo senso. Anche nel settore giovanile presto daremo continuità al percorso iniziato l’anno scorso, con alcune iniziative “ad hoc”.

D: L’impegno nel settore giovanile è sembrato crescere quest’anno.
R: Indubbiamente, questo è avvenuto grazie ai nostri istruttori, in primis Davide Cusato, Piero Ricci, Maurizio Accardo e all’impulso che è venuto dal delegato regionale Di Paolo. Per la prima volta siamo riusciti a portare una squadra al CIS e al campionato under 16. Alcuni giovani sono promettenti.
Facciamo corsi nel centro storico, alla Contubernio d’Albertis, a Castelletto, all’Ipsis Gaslini-Meucci, oltre che lezioni al Circolo Ma c’è ancora molto da fare. Sono sicuro che ci sia una domanda potenziale che attualmente, con il numero di istruttori disponibili, non riusciamo a soddisfare.

D: Campionato a squadre: il Centurini è ancora solo in A2, perché?
R: Obiettivamente il Centurini, per la sua storia e per i valori tecnici attuali, meriterebbe un’altra collocazione. Quest’anno siamo andati vicini alla promozione in A1, senza avere potuto schierare Flavio Guido e Dario Brun. Ciononostante siamo arrivati secondi. Il Circolo ha molta fiducia in Fabrizio Molina, in una squadra di calcio sarebbe il player, conosce bene l’ambiente e riesce sempre a valorizzare al meglio i suoi giocatori, per esempio quest’anno abbiamo avuto l’innesto molto positivo del giovane Cantoro.

D: Il sito ha cambiato veste…
R: Anche qui abbiamo cambiato e dobbiamo ringraziare un vecchio amico ‘acquisto’ di SoloScacchi per il lavoro che sta facendo soprattutto per la parte grafica che risulta notevolmente migliorata. Per il resto, praticamente da 23 anni, col contributo fondamentale per tanti anni di Gardini, abbiamo tenuto in vita un notiziario che settimanalmente racconta tutto quello che succede a livello scacchistico ligure. Direi che è una delle poche fonti informative a disposizione di tutti i giocatori liguri, e ne siamo abbastanza fieri.

D: Le cose più belle di quest’anno?
R: Dal settore giovanile sono giunti importanti segnali, e per questo dobbiamo ringraziare il lavoro encomiabile di Davide Cusato e Piero Ricci. Anche il torneo Primavera, con la partecipazione record di 83 giocatori, ci ha dato soddisfazioni, come pure il torneo che abbiamo confermato anche quest’anno con i giovani ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Ma vorrei sottolineare in particolare quello che stiamo facendo all’istituto Gaslini, con le lezioni di scacchi per i piccoli degenti. Qui Davide ha ideato una cosa bellissima e la sta portando avanti con grande impegno e passione.

D: Quest’estate ci sono state polemiche per il ricorso fatto al Consiglio Federale per una partita del CIS. Ne vuoi parlare?
R: Se vuoi…Abbiamo deciso di fare il ricorso per una squadra di serie C a seguito di due palesi violazioni del regolamento. Ma
quello che a me più ha colpito non è il fatto che il ricorso sia stato respinto dal direttore nazionale, peraltro con motivazioni labili, o che il Consiglio Federale, praticamente, se ne sia lavato le mani, ma è stata la reazione scomposta e rabbiosa di alcune persone, anche importanti, del nostro ambiente. Brutto segnale, non certo di maturità…. Noi, come è avvenuto anche in questo caso, rispettiamo sempre le sentenze. Ma si sappia che noi siamo il Centurini, consapevoli dell’eredità storica di essere stati fra i circoli fondatori della federazione, e non ci fermeremo certo in futuro di fronte a qualsiasi irregolarità o ingiustizia.
Ma vedrete che già dal prossimo anno, alla luce anche di quello accaduto in questi mesi, verranno modificate alcuni parti del regolamento. Ci scommetto.

D: Come si svolge la vita quotidiana del circolo?
R: Intanto bisogna essere riconoscenti verso quei soci che, grazie alla loro passione, ogni giorno garantiscono l’apertura quotidiana del circolo e la possibilità per tutti di potere giocare a scacchi, cosa non del tutto comune in un tempo dominato dal gioco in rete. Poi mi piace sottolineare che noi siamo certo un circolo di scacchi, ma anche un luogo di aggregazione e di socialità. Non è poco, in un tempo in cui anche la qualità dei rapporti fra le persone sembra sempre più inaridita.

D: Come va la partecipazione ai tornei?
Non ci possiamo lamentare. Ma vorrei sviluppare una considerazione, partendo dalla situazione nazionale. Nonostante i tanti sforzi fatti, che hanno prodotto anche risultati di qualità (basti pensare ai giovani GM a livello nazionale), la realtà vera è che il numero dei tesserati agonisti in Italia non è aumentato in questi anni. Questo ci deve fare riflettere, bisogna capire perché giocatori che magari hanno fatto tanti tornei negli anni oggi non vi partecipano più, non hanno più motivazioni. Giocare tornei deve essere un divertimento, probabilmente bisognerà sperimentare nuove formule nei nostri tornei per renderli più accattivanti alla vasta platea dei giocatori.

D: Pensi già qualcosa per il prossimo festival al Novotel?
R: Ne parlavo l’altro giorno con Sergio Nanni. In effetti quest’anno abbiamo fatto 83 giocatori al Novotel, che è un record. Non ci possiamo lamentare, ma neppure crogiolare sui numeri, che poi sono sempre relativi. È nostro dovere cercare di sperimentare, di migliorare, di creare nuovi stimoli e rendere più interessante la partecipazione dei giocatori ai tornei. Penso ai giocatori, diciamo, “medi”, quelli che sono l’ossatura e il corpo vivo della federazione.

D: Un anno fa Raffaele Di Paolo è diventato il delegato regionale, un primo bilancio?
R: Positivo. Ha sempre avuto fin dall’inizio il nostro appoggio, per noi è stata la scelta migliore. Raffaele ha dato un importante impulso alla crescita del movimento specialmente nel settore più importante per il futuro, cioè quello giovanile.
Sta profondendo, con grande spirito di sacrificio, molte energie e molto tempo, ma non vorrei che fosse lasciato troppo solo dai circoli.

D: Di cosa ha bisogno oggi il Circolo?
R: Di molte cose ovviamente, per realizzare gli obiettivi ci vogliono dei progetti e delle risorse. Qui non voglio ripetere la solita litania, che ormai ha stancato, sulla mancanza di risorse finanziarie, sponsor, ecc. Conosciamo tutti la questione. Guarda, abbiamo i cassetti pieni di idee e progetti validissimi in questo senso, ma abbiamo bisogno per prima cosa di persone disponibili a realizzarle. Poi di solito vediamo che quando hai delle persone che si impegnano i risultati arrivano. Cito quello stiamo facendo al Gaslini, per esempio. Solo in quel momento sei più credibile, anche di fronte agli sponsor.

D: Prossimo appuntamento genovese Villa Bombrini…
R: Sono un po’ preoccupato per il calo di partecipazione al memorial Ottolenghi di Camogli e per il basso numero di preiscrizioni al week end di Villa Bombrini, organizzato dal circolo di Sestri. Temo che le note vicende del ponte Morandi, che hanno avuto larga eco a livello nazionale, con l’immagine di una città che sarebbe completamente paralizzata, possano avere ingenerato equivoci e magari scoraggiato la partecipazione ai nostri tornei di giocatori non genovesi.
Bisogna in ogni modo pubblicizzare il fatto che, nonostante le difficoltà, a Genova si può venire tranquillamente, e non esistono problemi per i nostri tornei. Solo i giocatori che vengono dalla riviera di ponente utilizzando l’autostrada e che devono spostarsi a levante devono modificare il tragitto, scendendo a Genova-Aeroporto per ripendere l’autostrada a Genova ovest.
Ma Genova reagisce, continua a vivere ed essere una città assolutamente vivibile.

25° LETIMBRO
A Savona sabato 15 settembre per il 25° torneo semiampo Letimbro si sono svolti, presso il circolo savonese, i previsti 6 turni di gioco rapido, con la vittoria di Fabrizio Ivaldo, a 4,5, davanti a Giancarlo Badano, Paolo Cardona e Domenco Atteo, tutti e tre a 4 punti

Hanno partecipato dodici giocatori.

SUONALA ANCORA SAM
Le più belle battute del grande cinema

Consigli di lettura di Liliana Gatto

Tascabili Bompiani
A cura di Roberto Canalini
Pagg. 555

Una lettura per appassionati di cinema ma adatta a chiunque abbia curiosità di rispolverare frasi a effetto contenute in film di ogni genere, suddivisa per argomenti – religione, ricchezza, storia, verità, intelligenza, bellezza, giustizia, tanto per citarne alcuni – al fine di rendere ordinata la lettura di citazioni famose del grande mondo internazionale di celluloide.
Interessante la presentazione – formato Bignami – dei film che troverete a pag 399 e a seguire, parte che ho letto per prima per poi dedicarmi, un poco qui e un poco là, a gustarmi le battute e a rispolverare i ricordi dei protagonisti dei film.
‘Suonala ancora Sam’ mi ha fatto rivivere l’ambientazione fumosa e clandestina di ‘Casablanca’ -Castello u-lu-lì, lupo u-lu-là- mi diverte sempre indimenticabile anche potrebbe andar peggio, potrebbe piovere trascinandomi nel voluto bianco e nero della pellicola di Frankeinstein jr.
Buona lettura e buoni ricordi a tutti voi.

IL SIMBOLISMO NEGLI SCACCHI

Sabato 22 settembre, si è svolto a Roma, in piazza Ungheria, un incontro sul simbolismo degli scacchi, organizzato dall’Associazione Archeosofica Intervento di Emiliano Sciarra, che da anni studia il simbolismo dei giochi e ha pubblicato di recente un saghgio sul tema (Emiliano Sciarra, Il simbolismo dei giochi – Unicopli 2017).

“Il gioco degli scacchi è certo uno fra quelli in cui le tracce del carattere sacro originario sono rimaste più visibili malgrado questo processo di degenerazione”, dice il Guénon. Già la scacchiera è un vero e proprio mandala che rappresenta un cosmogramma: nei templi massonici il pavimento è a scacchi bianchi e neri,
emblema della legge duale che regola l’Universo, della Luce e della Tenebra nell’esistenza terrestre, il Bene e il Male, Yin e Yang, Corpo e Spirito.
Se si cammina sulle caselle ci si trova ad ogni passo circondati da caselle di colore opposto a quella in cui si trova: così chi è su una casella bianca, cioè è in una condizione in cui predomina lo spirituale, si ritrova circondato da ogni parte di materialità contro cui combattere; mentre chi è fermo nel male è limitato dalla Provvidenza che gli circoscrive il suo raggio di azione. Le 64 caselle sono quante le configurazioni dell’I Ching, il principio del 4 nelle direzioni dello spazio (4x4x4).
L’interpretazione simbolica dei pezzi degli scacchi e del gioco nel suo complesso si può leggere a vari livelli: «la vita è una specie di gioco degli scacchi» diceva Benjamin Franklin. Santa Teresa d’Avila nel suo Cammino di perfezione parla del modo in cui si può, metaforicamente, «dare scacco matto» al Re divino, «il quale non potrà sfuggirci, né lo vorrà».
I vari pezzi possono rappresentare i modi di azione e realizzazione a disposizione dell’uomo. Il movimento perpendicolare, che attraversa diversi colori, è logico, virile e rappresenta un aspetto maschile, mentre il movimento diagonale corrisponde a un aspetto più femminile come natura. Il salto del Cavallo corrisponde all’intuizione, cioè alla conoscenza sintetica e immediata non derivante da un ragionamento razionale. Il Pedone, simbolo dell’infanzia, è il pezzo più debole, indifeso ed esposto, ma può arrivare, dopo una lunga marcia, alla trasformazione nel pezzo più potente del gioco: una splendida metafora ludica di dove si può arrivare con la volontà, il ragionamento, la logica e le tecniche di trasmutazione interiore, partendo dalle condizioni più umili.

Per informazioni questo il link.

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