VERSO SALSOMAGGIORE, FORZA RAGAZZI!
Si avvicina di giorno in giorno l’appuntamento con i Campionati italiani giovanili di scacchi, in programma a Salsomaggiore Terme dal 22 al 28 agosto. Lo scorso anno le finali non sono state disputate ma il miglioramento generale della situazione pandemica in Italia finalmente consente di tornare a giocare in presenza. Un Campionato che è anche un segnale concreto di ripartenza. Una ripartenza proprio dal luogo dove ci si era incontrati l’ultima volta: Salsomaggiore Terme
Sul sito dedicato, cigscacchi2021 , sono stati inseriti (nella sezione Turni e classifiche) i nomi dei quasi 650 giovani che si sfideranno nei 13 tornei previsti. Per il nostro Circolo parteciperanno quattro giocatori: Tommaso Bricola, Rocco Vairo, Giovanni Bricola e Daniele De Martino. Accompagnatore designato della Liguria Alberto Mortola.
Intanto, in preparazione del prossimo campionati italiani giovanili, il delegato regionale FSI Raffaele Di Paolo ha prontamente organizzato uno stage esclusivamente rivolto ai partecipanti liguri al torneo, finalizzato alla loro preparazione al mtorneo. A ogni giocatore verrà inviato il link per seguire on line le lezioni.
Questo il programma:
Martedì 17 Agosto h. 9.15 Lorenzo Algeri Arbitro Candidato Nazionale: cenni di regolamento
h. 10.00 M. Riccardo Del Dotto, Istruttore Nazionale- Tutor: Elementi di strategia
Mercoledì 18 Agosto h.10.00 Dott. Sabrina Benvenuto, Psicologa dello Sport, docente scuola
regionale del CONI: Vittoria e sconfitta -accettare e gestire il risultato
h.11.00 M. Riccardo Del Dotto: Finali
Giovedì 19 Agosto h.10.00- 12.00 M. Riccardo Del Dotto: Elementi di Tattica
L’intervento della Dott. Benvenuto sarà rivolto anche ai Genitori.
LE PROSSIME SCADENZE DEL CIRCOLO
Anche quest’anno il Circolo sta osservando un breve periodo di chiusura sotto Ferragosto, dal 9 al 20. Da Sabato 21 si riapre e sabato 28 agosto si giocherà già la nuova tappa del grand prix semilampo.
La nuova stagione sarà ricca di nuove iniziative, a partire dal campionato a squadre (17-19 settembre) che ci vedrà impegnati con cinque o sei squadre, in programma sono anche nuovi tornei individuali (alcuni saranno autentiche novità nel panorama cittadino) e corsi per i nostri soci, per i quali ci avvarremo anche del qualificato contributo del MF Raffaele Di Paolo, formatore e istruttore capo della FSI.
Siamo l’unico circolo ligure che, nonostante tutte le difficoltà, ha aumentato i tesserati dall’inizio della pandemia. E lo dobbiamo a due importanti fattori: all’attaccamento e al senso di appartenenza dei vecchi soci e all’entusiasmo e all’energia dei nuovi tesserati. Giovani che anche in questo periodo agostano, seguiti da Nicolò Tripi e Rocco Vairo, si stanno preparando con impegno alle prossime scadenze scacchistiche.
Per quanto riguarda il campionato a squadre, stiamo raccogliendo le adesioni dei soci che saranno inseriti all’interno delle nostre formazioni che parteciperanno alla manifestazione, che si svolgerà dal 17 al 19 settembre. Uno dei raggruppamenti della Promozione si terrà presso la sede del Circolo, nel salone del CRAL AMT in via Ruspoli. Ma torneremo presto sull’argomento.
Infine, in un comunicato la FSI ritiene che, ala luce dell’ultimo decreto governativo, non si debba produrre green pass per la manifestazioni scacchistiche di preminente interesse nazionale, essendo gli scacchi considerati sport individuale. Non cosi per l’attività di allenamento al chiuso per la quale si richiede la certificazione verde, tranne che per i soggetti non ancora in età vaccinale.
GRAND PRIX AL CENTURINI LUGLIO 2021
Il MF Dario Brun si è aggiudicato il grand prix di luglio, giocato sabato 31 nei locali del Circolo, imponendosi con 6,5 su 7, davanti a Massimiliano Traverso e Giuseppe Silvestri. Si è giocato anche in questo mese con un numero chiuso di 20 giocatori, in osservanza della normativa anticovid.
- Dario BRUN p. 6,5
- Massimiliano TRAVERSO p. 5,5
- Giuseppe SILVESTRI p. 5,5
- Davide CUSATO p. 5,0
- Alessandro MANDOLINI p. 4,5
- Pierdante LANZAVECCHIA p. 4,0
- Stefano GATTI p. 4,0
- Edoardo VALLE p. 4,0
- Giuseppe CHIESA p. 4,0
- Lorenzo BENEDETTI p. 3,5
- Massimo MENICHINI p. 3,5
- Giorgio SABBA p. 3,5
- Simone DAPELO p. 3,5
- Fabrizio MILIENI p. 3,0
- Riccardo DORDONI p. 3,0
- Marco ODICINO p. 3,0
- Giampaolo CAMERA p. 2,5
- Cloe TEODORO p. 2,0
- Eleonora MONTAGNANI 1,5
- Carolina DORDONI p. 0,0
FESTIVAL ALASSIO: FORMENTO OK!
Il MF Paolo Formento ha vinto il festival di Alassio, disputato dal 25 al 29 luglio presso l’ex chiesa anglicana di via Adua, per l’organizzazione dell’ASD Pantigliate Scacchi, con la partecipazione di 37 giocatori. Sette i turni di gioco. La vittoria di Formento è stata abbastanza agevole, ha vinto le sei partire che ha giocato (3 punti a vittoria, 1 per la patta), permettendosi il lusso di dare forfait l’ultimo turno. Secondo l’austriaco Sucher, al terzo posto il torinese Enrico Pepino.
L’unico genovese presente era il nostro Andrea Parodi, che ha terminato in buona posizione all’undicesimo posto. Bene anche il giovane Federico Massazza dodicesimo, in crescita.
- Paolo FORMENTO P. 18
- Johannes SUCHER p. 18
- Enrico PEPINO p. 16
- Marc-Andria BATTESTI
- Giovanni Maria ANDREATTA
- Matteo DATTERI
- Mauro DI CHIARA
- Riccardo TRECCOZZI
- Alain RUFFENACH
- Alessandro DATOLA
- Andrea FERRETTO PARODI
- Federico MASSAZZA
Seguono altri 25 giocatori
GP ON LINE AGOSTO
Classifica finale 1 agosto 2021 (disputata on line 5′ + 3″ h 21-22,30)
Continua il GP on line, l’ultima gara è stata disputata domenica 1 agosto sulla piattaforma Lichess, registrando il successo di Massimo Menichini, davanti a Davide Cusato (5 punti). A 4,5 ancora un bel piazzamento di Antonio Di Francesco, insieme a Giancarlo Badano e al giovane giocatore sardo Francesco Mela.
- Massimo MENICHINI p. 6,5
- Davide CUSATO p. 5,0
- Antonio DI FRANCESCO p. 4,5
- Giancarlo BADANO p. 4,5
- Francesco MELA p. 4,5
- Massimo RIVARA p. 3,5
- Riccardo DEL NEVO p. 3,5
- Claudio NICOLIS p. 3,5
- Daniele 007 p. 3,0
- Edoardo VALLE p. 3,0
- Eleonora MONTAGNANI p. 3,0
- Valerio DEL NERO p. 1,0
- Antonello 1960 p. 0,5

L’ultimo giocatore polacco a qualificarsi per il torneo dei Candidati era stato Miguel Najdorf nel 1953. Vincere un torneo come questo è comunque tutta un’altra storia e può essere considerato il miglior risultato mai ottenuto da un giocatore polacco. Intervistato,
alla domanda se riesca a vedersi nel 2022 come sfidante per il titolo mondiale, il polacco ha risposto: “Perché no. Se la mia forma fosse così buona come qui, probabilmente sarei inarrestabile!.
Comunicato FSI: Certificazione verde Covid-19 “Green Pass”.
– all’accesso degli spettatori agli eventi/competizioni sportive;
– a piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, limitatamente alle attività al chiuso.
Per il momento, salvo modifiche o chiarimenti alla normativa, si ritiene che per le competizioni scacchistiche di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e gestite in assenza di pubblico, non risulti necessario il Green Pass.
Relativamente alle attività di allenamento al chiuso, queste potranno essere svolte unicamente in presenza delle certificazioni verdi COVID-19. Le disposizioni sul green pass non si applicano ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea
certificazione medica.
L’obbligo di verifica del possesso della certificazione verde COVID-19 è a carico dei titolari e dei gestori delle attività per le quali è richiesto il possesso della certificazione. Gli affiliati che svolgono le loro attività al chiuso dovranno individuare e formalizzare i soggetti deputati alla
verifica delle certificazioni, da effettuarsi utilizzando l’app VerificaC19, attraverso la quale sarà possibile scansionare (inquadrandolo) il QR Code presentato (anche cartaceo) dall’utente.
“IO RICONQUISTERO’ LA MIA CORONA PER TE”
Abbiamo recuperato. scritto da Luigi Penco, che è stato presidente del nostro sodalizio, il libro “I Trofei di Capablanca” (dicembre 1953) .
Capabanca ha indubbiamente sempre esercitato grande fascino su avversari e critici. E grandi discussioni su di lui. Nel 1930 Tartakower, mentre si esibiva a a Sampierdarena, disse a Penco che “Capablanca è un genio naturale, ma in fondo non ama gli scacchi. Alekhine li ama intensamente: questa differenza dice tutto”. Lo stesso Alekhine nel 1933 a Genova, a pranzo a Nervi presso il ristorante Marinella sentenziò: “Non temo un nuovo confronto con lui, ma egli è ugualmente un genio: senza dubbio il più grande giocatore latino che sia mai esistito. Eravamo molto amici da giovani, a Mosca facevamo insieme i nottambuli”.
Nel testo di Penco, fra le altre cose, compare un interessante articolo della moglie Olga Clark Capablanca, rievocativo del torneo di Nottingham e della memoria del consorte.
Chi era Olga Clark (1898-1994)? Una principessa che veniva dalla Russia ma che visse negli USA, si sposò quattro volte, col campione del mondo cubano nell’ottobre 1938 fino alla morte di Capablanca nel 1942. Non gi0cava a scacchi, ma di fatto fu la musa di Capablanca nei suoi ultimi anni. Nel corso della vita in comune, Olga divenne anche la sua biografa. Dopo la morte del campione, lei donò gli archivi del campione al “Manhattan Chess Club”.
Il torneo di Nottingham 1936 è stato un prestigioso torneo internazionale disputato dal 10 al 28 agosto di quell’anno nelle aule dell’Università, uno dei pochi eventi nella storia degli scacchi mondiali a vedere al via cinque campioni del mondo passati o futuri: Lasker, Capablanca, Alekhine, Euwe e Botvinnik. Il torneo è stato anche ricordato per essere l’ultimo evento di alto livello a cui prese parte il grande campione Emanuel Lasker, all’epoca sessantasettenne Vinsero a pari merito il giovane astro nascente russo Botvinnik e l’ex campione del mondo Capablanca. Invece Alekhine deluse, solo sesto.
La testimonianza di Olga: “Riconquisterò la mia corona per te”, mi disse una volta.“Volevo essere sinceramente di buon augurio per il gioco di Capa. Non mi aveva forse detto che era ritornato agli scacchi per me? MI disse ciò la prima volta a New York, poco dopo il nostro primo incontro. Mi ricordo che esclamò: “Ora tornerò agli scacchi, ancora una volta voglio essere il più grande giocatore del mondo. Giocherò di nuovo e giocherò bene, dovrò guadagnare anche abbastanza per permetterci di sposarci e di far fronte a tutti gli impegni!.
Capa si sentiva rinato a Nottingham, ciò non significa che non sapesse perdere “Non dimenticherò mai come era di buon umore quando perdette la partita con Botvinnik nel torneo in Olanda (AVRO ndr). Allorchè i due maestri si strinsero la mano, il viso di Capa era cosi allegro che credetti che egli avesse vinto, la sua posizione essendo stata forte fino alla fine. Soltanto quando mi avvicinai compresi che aveva perduto. Mi disse: è stato un piacere perdere con Botvinnik. Ha giocato ottimamente riuscendo a sviarmi. Credevo di vincere. Ha giocatore davvero molto bene” Un giornalista olandese allora mi disse: “Noi tutti vogliamo molto bene e rispettiamo il sig Capablanca più di ogni altro maestro al mondo, perchè nel campo degli scacchi non esiste un più grande gentiluomo. nessuno sa vincere con tanta grazia come lui, nè perdere con tanta signorilità”.
Alla fine del torneo Capa era primo alla pari con Botvinnik. Non mancano gli aneddoti nell’articolo. Capa e Clark si preparano per la serata di gala, la donna ha un contrattempo mentre si veste: “Eravamo in ritardo davvero, erano già tutti seduti, sull’uscio Capa si rivolse a me e stava per dirmi qualcosa alquanto contrariato per il ritardo, ma quando i nostri sguardi si incontrarono l’espressione del viso cambio: Sei bella, molto bella. Ci erano stati stati riservati i posti d’onore. La tavola era imbandita elegantemente. I discorsi cominciarono, brevi simpatici, non noiosi come tanti discorsi d’occasione. Allora mi ricordai, preoccupata, che anche Capa avrebbe dovuto parlare. Sporgendomi verso di lui gli chiesi: caro hai preparato qualcosa da dire? Sorrise: non preoccuparti, non ho mai bisogno di prepararmi per simili cose. Si alzò elegante, composto, ma io sentivo ancora un nodo alla gola. Mai prima d’ora l’avevo sentito parlare in pubblico. Capa parlò meglio di qualsiasi altro. La sua voce risuonò chiara ed ogni parola era appropriata. Fu il suo un discorso spiritoso, che diverti tutti.
Nell’articolo Olga traccia il profilo di alcuni giocatori dal suo punto di vista:
Tartakover: “Sia per me che per Capa aveva un posto particolare, la sua faccia, il suo viso bonario e rotondo, con quel curioso naso, aveva un non so che di simpatico bastava conoscerlo da pochi istanti per rendersi conto che egli era l’onestà personificata: la sua sincerità rasentava l’ingenuità. E per di più era un “bohemien” sempre al verde, trascurato in tutto, anche nel vestire. Credo che Capa lo predilegesse fra tutti gli altri, dopo l’intelligenza Capa apprezzava l’onesta e la sincerità sopra ogni altra cosa“.
Euwe: “Il più elegante, dopo capa, fra gli scacchisti presenti. Alto, dall’aspetto simpatico, portava occhiali grossi, il tipo del professore che gode alta stima ed affetto”.
Tra le consorti dei maestri la signora Flohr era probabilmente la più attraente, lui era dall’aspetto molto giovanile, piccolino, era allora ritenuto uno dei probabili candidati al campionato mondiale, rappresentava la Cecoslovacchia. I coniugi Botvinnik invece si tenevano sempre in disparte, tranquilli, modesti, ed era bello osservare le premure che si usavano reciprocamente.
Il fatto centrale della vita scacchistica di Capa fu certo il match del 1927 con Alekhine. Fu una grossa sorpresa la vittoria del russo, i critici notarono subito il rendimento inferiore al normale di Capablanca, che pattò partite che doveva vincere e perse partite che poteva pattare. Ma Capablanca non accampò scuse e fece l’elogio del successore. Il quale però, ingeneroso, non si dimostrò benevolo verso il soccombente, scrivendo che ormai era escluso dalla piccola cerchia di coloro che potevano aspirare al titolo contro di lui.
Ma aveva fatto male i suoi conti, il tempo fu galantuomo con il cubano: otto anni dopo, quando Alekhine venne sconfitto da Euwe, Capablanca con i trionfi di Mosca e Nottingham del 1936 mise tutti a tacere. Allora Alekhine cercò la riconciliazione, promettendo una rivincita nel caso fosse tornato in possesso del titolo. Si rivolse sommessamente alla consorte di Capablanca in nome della comune lingua e origine russa, ricordando la vecchia amicizia col cubano. Ma Capablanca parlando con Olga pose la condizione della rivincita: prima riconquistare il titolo, poi mettersi davanti alla scacchiera e a lotta conclusa stendersi la mano.
Ma erano anni di guerra. Capa muore nel 1942 e qualche anno dopo, siamo nel 1946, si spegne Alekhine. Muoiono due giganti degli scacchi, seppure così diversi per mentalità, stile e cultura.
Mishra, 12 anni, è il più giovane Gran Maestro di scacchi della storia
AGI – Dodici anni, quattro mesi e venticinque giorni. Abhimanyu Mishra, classe 2009, è diventato il più giovane gran maestro di scacchi della Storia di questo antichissimo sport. Si tratta di un record che durava dal 2003 detenuto dal russo, oggi 31enne, Sergey Karjakin, battuto per 66 giorni.
Si tratta di uno dei fenomeni della nuova generazione di scacchisti, cresciuti a pane e pedoni fin dai primi anni di vita il cui gioco si è rapidamente perfezionato grazie alle tecnologie moderne che permettono di studiare e analizzare efficacemente tattiche e strategie. Nello specifico, Mishra ha iniziato a giocare a scacchi quando aveva appena 30 mesi mostrando già un talento innato.
L’adolescente americano ha dovuto persino rimandare la conquista di questo prestigioso traguardo a causa della pandemia che ha rallentato la sua rincorsa. Da aprile in poi, però, ha dato una forte accelerazione alle sue prestazioni e al suo gioco ottenendo quei punti necessari per ottenere il riconoscimento giocando senza sosta a Budapest. Oggi il suo tournament performance rating (TPR) è pari a 2735, un livello raggiunto dai primi 20 grandmasters di scacchi del mondo. Un punteggio mai ottenuto da un dodicenne prima.
Mishra è stato intervistato per il canale chess24.com in compagnia di suo padre, Hemant, che ha spiegato come in famiglia “si aspettavano che Abhimanyu battesse il record di Karjakin con ampio margine” ma il Covid “ha fermato tutte le attività per diversi mesi”. Da qui il corso intensivo a Budapest, dove Mishra ha giocato praticamente senza sosta per molte settimane con al massimo un giorno di pausa tra un torneo e l’altro.
Il giovane di Englishtown va a fare compagnia ad altri mostri sacri degli scacchi che negli anni hanno conquistato, con qualche anno in più di lui, lo stesso ambito riconoscimento. Qualche nome? Bronstein, Fischer e Spassky. “Finalmente ho dato scacco matto al più grande avversario (la pandemia in corso) che mi ha fermato per 14 mesi. Grazie a tutti per tutto il vostro amore e supporto. In attesa della Coppa del Mondo”, ha twittato l’adolescente.
Mishra ha messo ora nel suo mirino Magnus Carlsen il fenomenale campione norvegese che detiene il titolo di campione del mondo di scacchi dal 2013. Il giovane americano parteciperà dal prossimo 10 luglio, grazie a una wild card, alla Coppa del Mondo di Sochi, in Russia, a cui sono iscritti 206 giocatori. Il suo avversario di primo turno è Baadur Jobava, tre volte campione della Georgia e famoso per il suo fantasioso stile d’attacco. Un primo turno non certo facile ma che testerà immediatamente le ambizioni di quello che potrebbe diventare presto il nuovo fenomeno di un “gioco” ancora amato e diffuso in tutto il pianeta.
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