SCACCOMATTO LUGLIO-AGOSTO 2017

RAFFAELE DI PAOLO DELEGATO  REGIONALE FSI, CON IL    SOSTEGNO DI TUTTE LE SOCIETÀ LIGURI

 

Il MF Raffaele Di Paolo, già candidato alla carica della presidenza del CRLS,  è stato nominato  l’8 luglio 2017 Delegato Regionale Liguria dal Consiglio Federale della FSI.

Un po’ di storia: dopo lo scioglimento del comitato regionale, causato dalle dimissioni di tre membri, il presidente uscente Fabrizio Ivaldo  aveva già convocato per il 23 luglio l’assemblea elettiva per eleggere il  nuovo presidente e  i consiglieri del  comitato regionale, ma la diminuzione delle società aventi diritto al voto, passate da dieci  (numero minimo stabilito dallo Statuto federale) a  nove (il decimo club, Loano, dovrebbe maturare il diritto solo a marzo del prossimo anno) ha reso necessario procedere alla nomina di un delegato regionale.  Quindi, presumibilmente solo nel 2018  si  potrà procedere all’elezione del  nuovo comitato regionale, ma già fin d’ora il delegato nominato dal Consiglio Federale  è nella pienezza delle sue funzioni, può conferire incarichi e promuovere l’attività.

Un primo fatto significativo va rimarcato: Raffaele Di Paolo è stato indicato e sostenuto dall’unanimità dei circoli liguri in una richiesta inviata alla FSI  da tutti i presidenti dei circoli liguri: Claudio Bacigalupo (Sammargheritese), Paolo D’Augusta (Ruta), Marco Faggiani (Centurini), Claudio Grieco (La Spezia), Fabrizio Ivaldo (Savona), Gianfranco Pino (Santa Sabina), Gianni Rossi Cassani (Imperia), Gianni Spinetta (Sarzana), Paolo Vello (Sestri Ponente).  I firmatari, in un appello alla federazione inviato prima dello svolgimento della riunione  Consiglio federale,   auspicavano che  “qualora si dovesse procedere comunque alla nomina di un delegato, riteniamo importante che la scelta  ricada sul nome di Raffaele Di Paolo, ad oggi unico candidato alla presidenza del comitato regionale, il cui programma ha raccolto un generalizzato consenso fra le società”.

 Raffaele Di Paolo, che è da 33 anni  sulla scena scacchistica come giocatore e come formatore,  ha profonda conoscenza dell’ambiente scacchistico ligure e  ora raccoglie, con passione ed entusiasmo, questa nuova sfida, come  dirigente. Una sfida difficile e molto impegnativa, lungo la quale potrà contare sul nostro appoggio e sicuramente sull’apporto delle risorse migliori presenti sulla scena ligure. 

Fabrizio Ivaldo, cui va il nostro ringraziamento per essere stato  stato per dodici anni alla presidenza del comitato ligure, contribuendone alla sua crescita, ha significativamente appoggiato, nell’interesse del movimento, la candidatura Di Paolo. E siamo certi  che il nuovo delegato regionale saprà giustamente valorizzare  l’apporto  che potrà ancora venire dalla sua esperienza.  Come altresì  dovrà essere dato il  giusto ascolto e peso alle nuove  energie e  competenze che in questi anni sono maturate  nelle diverse realtà della regione, senza le quali difficilmente si  potrà  affrontare una situazione che certo presenta diverse criticità (alcune delle quali palesate nelle controverse dinamiche interne del Crls  dell’ultima fase) ma che è anche ricca di potenzialità positive.

 UNITA’ DI INTENTI

Domenica 23 luglio nei locali del Circolo di S. Sabina in via Donghi si è svolto il preannunciato incontro del neo delegato regionale Raffaele Di Paolo con le diverse realtà scacchistiche liguri. Erano presenti cinque presidenti e  diversi soci che hanno già dato la disponibilità a Raffaele a contribuire fattivamente, ognuno per il proprio ruolo e le proprie competenze, alla realizzazione di un progetto di crescita degli scacchi nella nostra regione.

L’incontro,  che vedeva  praticamente rappresentate quasi tutte le realtà liguri, è stato molto fruttuoso perché è servito a focalizzare alcune priorità che saranno al centro dell’attività del delegato regionale e del  movimento nei prossimi mesi.

Appuntamenti  di questo tipo sono molto utili, in quanto  occasioni di confronto, di scambio di idee e di esperienze, senza per questo esautorare il ruolo che potrà svolgere il futuro comitato regionale, che potrebbe essere eletto già da gennaio prossimo. Sono riunioni che rappresentano  un prezioso  strumento di lavoro in più per valorizzare al meglio le risorse esistenti a tuti i livelli, a cominciare dai circoli.

Due i settori su cui Raffaele ha concentrato l’attenzione e sui quali c’è stata una franca e ampia discussione: la crescita del settore giovanile e l’organizzazione di eventi di livello. 

Il primo aspetto ha una importanza strategica fondamentale perché rappresenta il futuro del nostro movimento. Non vi è dubbio  che il settore giovanile è quello su cui bisogna investire di più e meglio. Certo, non partiamo dall’anno zero, esistono realtà più consolidate dove si è lavorato (Imperia, Santa Sabina, Santa Margherita per esempio), ma negli ultimi anni si è registrato un certo affievolimento  dell’attività:  solo su Genova, si è passati dai 35 corsi del periodo 2009-2012 ai 20 dell’ultimo anno.  Significativo anche il fatto che solo 14 ragazzi liguri abbiano partecipato alle ultime finali giovanili nazionali (7 da Imperia e 7 da Genova) E questo rende più difficile e problematica la crescita del settore giovanile all’interno delle società. Nella riunione  sono state proposte   alcune strategie nel rapporto  con il mondo della scuola e  per favorire la crescita  dei giovani scacchisti.  

E’ stato istituito un gruppo di coordinamento, quanto mai necessario, delle attività giovanili, cui, insieme a Di Paolo, partecipano Alessio Dritsakos, Cristina Amerio, Marco Tiby, Piero Grassi, ma altri nomi si aggiungeranno nel futuro.

Per il settore specifico scacchi-scuola si è già avuta la disponibilità di Maurizio Accardo e Andrea Carosso. 

Collegato a questo discorso, va anche potenziato, soprattutto dal punto di vista qualitativo,   il settore degli istruttori, che stenta a decollare. La nuova leva di istruttori  che proprio a fine mese  entrerà in funzione  potrà certo  costituire un’opportunità che non dovrà essere perduta.

Per quanto riguarda l’attività agonistica, in Liguria non mancano le occasioni di gioco, come si vede dal  numero delle manifestazioni week end, ma è sentita anche l’esigenza di alcuni grossi eventi che possano contribuire alla crescita del movimento  anche dal punto di vista del prestigio, del richiamo mediatico e dell’immagine. Sarebbe così auspicabile il rilancio di uno dei più gloriosi  tornei italiani, quale quello di Imperia,  ma anche riuscire a riportare a  Genova un festival internazionale degno dei precedenti svolti al Novotel o a Palazzo Ducale. Naturalmente i rapporti con gli sponsor e con le istituzioni diverranno a questo punto fondamentali.

La direzione di Di Paolo sarà sotto il segno della massima trasparenza, anche dal punto di vista della gestione finanziaria e contabile. Da questo punto di vista l’incarico a  Massimiliano Traverso come tesoriere  costituisce una garanzia.  Lo stesso dicasi per la gestione dei contributi alle società, che sarà regolata da criteri obiettivi. 

  A conclusione di questi brevi appunti che abbiamo colto durante la riunione, possiamo dire che, se  gli obiettivi sono giustamente ambiziosi, si è partiti nella direzione giusta, pure nella consapevolezza che per fare il primo passo non c’è bisogno di guardare tutta la scala…

Hanno partecipato a questo primo incontro::

Bruno Vello (Presidente  Ponente Scacchi) Massimiliano Traverso e Maurizio Accardo

Gianfranco Pino (Presidente Santa Sabina) Marco  Tiby

Paolo D’Augusta (Pres. Golfo Paradiso)

Marco Faggiani (Presidente  Centurini), Andrea Carosso, Nicolò Caridi,  Sergio Nanni, delegato regionale arbitri 

Claudio Grieco (Presidente La Spezia)

Alessio Dritsakos, Cristina Amerio (Imperia)

Alberto Baldi (Santa Margherita)

Fabrizio Ivaldo, presidente del circolo di Savona, non ha potuto partecipare per un impedimento dell’ultim’ora.

RIVARA VINCE L’OPEN B DI OMEGNA

Finisce l’era del buonismo, che mal si concilia con gli scacchi: dopo la vittoria a maggio di Nanni a Pavia, che ha tracciato il solco, Massimo Rivara ha vinto il torneo B (giocatori sotto i 1800) di Omegna (Verbania), terminato domenica 6 agosto dopo cinque turni di gioco. Ha concluso, davanti a 51 giocatori, a   4,5  con patta finale con Francesco Foroni, il numero uno del tabellone (Massimo era il numero nove). Qualcuno insinua malignamente che in realtà abbia fatto di tutto per arrivare secondo, pareggiando l’ultima in posizione leggermente superiore, ma in realtà la sua saggia condotta  di gioco è stata coronata dal successo: lo spareggio tecnico con Gianfranco Benenati   ha decretato la  meritata vittoria.  Dopo  45 anni di gioco e la collezione di alcuni secondi posti,  questo  è il primo torneo vinto dal nostro giocatore e pertanto  sono sicuramente comprensibili i motivi della sua esultanza. E anche della nostra. Questa volta Massimo ha giocato in maniera determinata, non perdonando niente a nessuno, a cominciare  dalla decisiva e vincente quarta partita con una vecchia conoscenza, il  gallese Volfango Rizzi, con cui Rivara voleva regolare i conti dopo una sconfitta subita in un altro torneo.

Leggero come una piuma, il vincitore  è tornato a Genova e ci ha inviato l’articolo che pubblichiamo di seguito  a commento della sua prestazione.

 Nel torneo spicca un altro buon risultato per i colori genovesi: il quarto posto di Claudio Pedemonte,  a quattro punti, preceduto da Francesco Foroni grazie allo spareggio tecnico.

Nell’open A (aperto a tutti) bel successo del  FM Pierluigi Passerotti, ormai  “ligure” d’adozione vista la sua assidua presenza ai tornei della nostra regione, che ha superato allo spareggio tecnico  MI Paolo Vezzosi e  M Enrico Pepino. 32 i partecipanti. In gara anche Giuseppe Chiesa.

Si è giocato al circolo Ferraris  in via Manzoni.

“Vincere non è facile ma è possibile”

di Massimo Rivara

La mia passione per gli scacchi risale al 1972, anno in cui si svolse a Reykjavik il mitico scontro tra Spassky e Fischer.

Come me milioni di persone in tutto il mondo. Facendo due più due pratico quindi il nobil gioco da ben 45 anni!  Vero è che ho cominciato a fare tornei in maniera continuativa solamente dal 1986, quando ormai ero sulla soglia dei 30 anni. Nell’arco di questi svariati decenni non ero mai riuscito a vincere un torneo, collezionando  alcuni secondi posti e qualche recriminazione. Allora la mente comincia a spaziare: ti fai delle domande, crei dei collegamenti. Ad esempio è solo una coincidenza non riuscire a vincere un torneo di scacchi ed al contempo  essere genoano? E’ ben noto il teorema secondo cui il genoano è destinato a condurre una vita di  sofferenza. Il Vecchio Balordo infatti non vince un titolo serio da 80 anni e dispensa spesso e volentieri situazioni strazianti, al limite dell’umano.  Ne voglio menzionare solo una, neppure la più dolorosa ma significativa. Tornavo da una vacanza con mia moglie. Eravamo in macchina e stavamo ascoltando “Tutto il calcio minuto per minuto” alla radio. Il Genoa era in serie B  e giocava a Treviso. La partita volgeva al termine,  era il novantesimo ed il grifone stava vincendo uno a zero. Io stavo già elaborando mentalmente la nuova classifica con la vittoria acquisita, quando entrammo in una lunga galleria, che non era comunque il San Gottardo, e non potemmo sentire la trasmissione per circa tre minuti. All’uscita del tunnel il  conduttore radiofonico  snocciolò alcuni risultati finali, tra cui un incredibile Treviso batte Genoa 2-1! Due reti dei veneti nel recupero. Quando per tutta la vita devi convivere con episodi del genere, con retrocessioni in serie b ed in serie c, probabilmente ti rafforzi interiormente perché diversamente rischieresti di lasciarci la pelle. Traggo quindi una considerazione quasi filosofica: l’essere genoani ti prepara molto bene in vista del passaggio alla cosiddetta “miglior vita”, in quanto un’esistenza di sofferenza non può che essere un’ottima palestra in attesa che ‘a livella faccia il suo dovere. In questo senso mi considero molto  fortunato e anche più robusto interiormente  di qualunque juventino, lui abituato sempre e solo a vincere, anche in modi non sempre cristallini. Chi tifa Juve non sarà mai pronto a morire. Penserà che un arbitro, in “zona Cesarini”,  fischierà  a suo favore per evitargli brutte sorprese.

Parliamo adesso di un altro ambito sportivo: il ciclismo. E’ un’altra coincidenza che tra fine anni sessanta e primi anni settanta io tifassi per Italo Zilioli, buon corridore che arrivò per ben tre volte secondo al Giro d’Italia?

Zilioli

Era l’epoca di Merckx e di Gimondi, due campionissimi, e conseguentemente la vita era durissima per tutti gli altri. Mi ricordo che in un tappone di montagna Zilioli fece una fuga fantastica, solitaria, di non so quanti chilometri. Intorno alle ore tredici era virtualmente “maglia rosa”. Mi ricordo che a pranzo, ascoltando la radio, ero felicissimo. Per farla breve, a quattro chilometri dal traguardo, verso le ore sedici,  fu raggiunto e superato dai primi in classifica. Zilioli arrivò stremato e distrutto anche nel morale.

Tornando al tema centrale, con questi precedenti che mi caratterizzano, pensavo che sarei morto senza riuscire a vincere un torneo di scacchi. Invece il 6 Agosto 2017 è successo il miracolo: ho vinto il torneo B di Omegna davanti a 51 avversari, una gioia grandissima! A questo punto la svolta copernicana:  non è facile ma con determinazione e fatica  è possibile arrivare  primi. E’ lecito anche  sognare la “stella” per il Vecchio Balordo?

NUOVI ISTRUTTORI IN ARRIVO

Sabato 31 luglio si sono svolti a Santa Margherita gli esami per la nuova leva di istruttori FSI liguri. La commissione di esame, composta da Raffaele Di Paolo, Emilio Bellatalla e Piero Grassi, ha proceduto all’esame dei candidati. A settembre avremo l’ufficializzazione  FSI dei nuovi istruttori, che potrebbero essere una ventina  e saranno chiamati a diffondere il verbo scacchistico nelle scuole, nei circoli, nei quartieri. Almeno questo è l’auspicio generale.

BRUN E DE FLORIO VINCONO LE GARE SEMILAMPO LIGURI DI FINE AGOSTO

Nell’ultima settimana di agosto due avvincenti gare semilampo si sono disputate tra Genova e Savona:  sabato 26 pomeriggio al Centurini  in scena il tradizionale  appuntamento del grand prix semilampo, mentre  a Savona,  domenica 27,  il torneo allo Scaletto dei Pescatori.

L'immagine può contenere: 4 persone, persone sedute e spazio all'aperto

Savona. Nelle foto, alcuni momenti  di gioco intenso: lo scontro diretto fra i primi due, unica sconfitta del vincitore;  Manfredi alla prova di Biancotti.

Domenica 27 Agosto alle ore 15,00  si è svolto il tradizionale torneo amichevole allo Scaletto dei Pescatori di Savona, con tradizionale rinfresco di metà gara. Federico De Florio ha vinto  davanti a Vincenzo Manfredi, che ha battuto il vincitore ma perso da Biancotti.

Entrambi a 5 punti su sei, ha deciso lo spareggio tecnico.  Segue  Biancotti a 4.5. Poi Cardona e Leandro Pesce a 4 punti. Ventuno giocatori al via.
Sabato 26 Agosto il Circolo Centurini ha riaperto i battenti dopo la breve pausa estiva  con la gara del grand prix semilampo di fine mese, cui hanno partecipato ventidue giocatori.  Dopo sette turni di gioco, successo netto del MF Dario Brun, che ha chiuso a 6,5, con patta finale a risultato assicurato. Al secondo posto il sempre pimpante Shaban, che ha perso solo dal vincitore. Sul podio al terzo posto la bella sorpresa di Manuel Perrone a 5 punti

AGOSTO – 26/08/2017

Pos Nome                   Punti  Bhlz   SBrg
1 Brun Dario                    6,5   29,0  26,75
2 Ab El Gawad Shaaban  6,0   30,0  23,50
3 Perrone Manuel            5,0   28,5  16,00
4 Manfredi Vincenzo      4,5   32,5  18,00
5 Berni Mauro                 4,5   29,0  17,75
6 Valentini Angelo         4,0   28,0  12,50
7 Menichini Massimo     4,0   25,5  10,50
8 Maiori Nicola              4,0   23,5  10,50
9 Tanas Carlo                 4,0   22,0  11,00
10 Gardini Enrico            3,5   27,0  10,75
11 Paganetto Ivano          3,5   26,5   9,25
12 Sabba Giorgio            3,5   25,0  10,75
13 Musumeci Marco        3,5   21,0   8,25
14 Sabbion Davide          3,0   27,0   9,50
15 Pesce Leandro            3,0   23,0   6,75
16 Kangro Joan               3,0   21,0   4,25
17 Dordoni Riccardo       2,5   22,5   4,25
18 Badino Luciano          2,5   20,5   4,25
19 Calà Ivano                  2,5   18,5   4,00
20 Camera Giampaolo    2,0   21,0   2,25
21 Siffredi Guido             2,0   16,5   2,75
22 Faggiani Marco          0,0   21,5   9,00

 

 

GRAND PRIX:  BRUN TORNA ALLA CARICA

                                                                   

 

 

Dario Brun vuole continuare a dire la sua al grand prix e  sabato 1 luglio lo ha ribadito  con una certa sicurezza, vincendo la gara con 6,5 su 7, davanti a un pimpante Nicola Maiori, a 5 punti. A 4,5 hanno concluso  Valter Bosca, del circolo Collino di Acqui, e Andrea Carosso.

Seguono Badano (Acqui) e Cusato a 4.

La gara ha potuto contare anche sulla partecipazione di due giovani ricercatori dell’IIT, presso il quale il 6-7 giugno il Circolo ha organizzato un torneo semilampo: l’estone Joan Kangro, che ha vinto la gara di Morego ed è ora socio del Centurini, e il giordano Mohammad Arfur. Entrambi hanno dato  una buona impressione al Circolo e lasciato intravvedere, al di là del buon punteggio, ulteriori  ampi margini di miglioramento.

Il Grand Prix tornerà a svolgersi  Sabato 29 luglio.

Classifica finale

1° Brun Dario                      p. 6,5

2° Maiori Nicola                       5,0

3° Bosca Valter                       4,5

4° Carosso Andrea                  4,5

5° Badano Giancarlo               4,0

6° Cusato Davide                     4,0

7° Silvestri Giuseppe               3,5

8° Perrone Manuel                  3,5

9°Kangro Joan                        3,5

10° Arfour Mohammad          3,5

11°Faggiani Marco                 2,5

12° Tanas Carlo                      2,5

13° Badino Luciano                1,5

14° Formicola Nicola              0,0 

MANFREDI BENE AL GRAND PRIX DI LUGLIO

  

  

Il maestro Vincenzo Manfredi si aggiudica  da par suo il  grand prix semilampo min una calda giornata di fine luglio al Circolo Centurini. Vincenzo parte con una patta con Falcone nella prima partita, ma poi risale velocemente la classifica. Raggiunge Shaban al quarto turno, fermato sulla patta da Bosca. Decisivo il settimo e ultimo round quando Manfredi supera Mandolini e Badano  impone la  condivisione del punto a Shaban.

Ma il piccolo eroe della giornata è stato sicuramente  Giovanni Maria Tiby: terminare al nono posto   al grand prix semilampo del Centurini non è cosa da poco per un giovanissimo giocatore che sta velocemente progredendo. Con grande piacere segnaliamo anche un altro fatto che ha caratterizzato la bella  giornata: il ritorno alle gare agonistiche, dopo  alcuni anni,  di Ivano Paganetto, che non  ha perso la passone per il gioco e anzi ha dimostrato di possedere i requisiti fondamentali  per tornare ai livelli cui ci ha abituato in passato.

Secondo in classifica  finale Shaban a 5.5. Seguono a 5 punti Bosca e Tanas.

LUGLIO – 29/07/2017

Pos Nome                             Punti  Bhlz   SBrg

1 Manfredi Vincenzo          6,0   29,0  25,25

2 Abd El Gawad Shaaban   5,5   31,5  23,75

3 Bosca Valter                    5,0   30,0  19,00

4 Tanas Carlo                     5,0   25,0  15,50

5 Badano Giancarlo           4,5   28,0  14,25

6 Carosso Andrea              4,5   27,0  13,00

7 Mandolini Alessandro    4,0   26,0  10,00

8 Gardini Enrico                4,0   24,0  11,00

9 Tiby Giovanni Maria      4,0   23,5  11,50

10 Nikolajevic Tihomir       3,5   27,5  12,00

11 Badino Luciano              3,5   24,0   8,75

12 Berni Mauro                   3,5   23,5  11,75

13 Rodella Franco               3,5   20,0   8,25

14 Perrone Manuel              3,0   28,5   9,00

15 Camera Giampaolo        3,0   23,5   5,25

16 Bottaro Mario                3,0   22,0  11,75

17 Paganetto Ivano             2,5   19,0   4,00

18 Falcone Giancarlo         2,0   24,5   5,50

19 Faggiani Marco             2,0   21,5   3,75

20 Kangro Joan                  2,0   21,5   3,00

21 Tiby Marco                   2,0   17,5   1,75

22 Baggiani Fabio             1,0   22,0   3,50

Hanno partecipato giocatori piemontesi, savonesi oltreché dei circoli genovesi di Sestri Ponente, Santa Sabina e naturalmente del Centurini.

Gli appuntamenti estivi del Circolo non finiscono qui: sabato 26 agosto si riprende con il grand prix   (dopo la pausa estiva di chiusura dal 14 al 25 agosto)

A BRATTO BENE DORMIO

Il festival internazionale di Bratto è stato vinto dal GM Petrov, nel torneo Magistrale (69 partecipanti).

Nell’open A, encomio per il genovese Luca Dormio, che è arrivato al decimo posto con 5 su 8. 37° Giuliano Caputi a 3 punti (42 giocatori).

Nell’open B hanno giocato anche Stefano Roversi (31°) e Alberto Baldi (24°), entrambi a 4 punti, su 49 giocatori.

Nell’open C,  Filippo Picasso è giunto 19° a 1,5 (22 giocatori)

 

SEMILAMPO CHIUSA A LA SPEZIA, PRIMO MORONI SECONDO DI PAOLO

 

Il 13 agosto dalle ore 10 alle ore 17 si è svolta  sullo yacht Atlantika (30mt) ormeggiato nel porto di La Spezia la 1.a edizione del “Trofeo ChessYachting”: una manifestazione/esibizione scacchistica a inviti di sei giocatori: Luca Moroni, Spartaco Paolo Sarno, Daniel Contin, Raffaele Di Paolo, Alberto Pulito, Alessandro Frassé Davi.

L’evento è stato voluto e sostenuto dall’Assessorato allo Sport di La Spezia e dalla Bluemarine srl, organizzato e arbitrato da Michele Cordara.
Il torneo era aperto al pubblico e si  è svolto  con la formula di doppio girone all’italiana. I giocatori si sono sfidati  sulla distanza di 10’ ciascuno.

Per la cronaca il torneo del Golfo dei Poeti è stato vinto dal favorito Luca Moroni. Valida prova del MF  genovese Raffaele Di Paolo, neo delegato regionale, secondo  classificato.

Classifica al turno 10

Pos Pts Ctg NAME Rtg S-B Mwns

1 8.0 IM Luca Moroni 2476 33.50 7

2 5.5 MF Raffaele Di Paolo 2370 23.75 4

3 5.5 MF Alberto Pulito 2223 22.50 5 

4 5.5 IM Spartaco Sarno 2325 21.75 5 

5 4.5 IM Daniel Contin 2268 17.00 4

6 1.0 M Alessandro Davi 2203 5.50 0

Commenta Cordara: “Dopo scacchi in treno (Freccia Rossa TO-MI nel 2006), scacchi in metropolitana (Il Maestro in Metrò, Torino 2015), scacchi in barca (Chess-Yachting, La Spezia 2017) mi manca solo più scacchi in aereo. La vedo dura ma chissà …  Ah no mi manca anche scacchi sulla Stazione Spaziale Internazionale”.

 

GIOVANILI A CHIANCIANO

FAVARO TERZO NEGLI UNDER 12

Dal 2 al 9 luglio si sono svolti a Chianciano Terme i campionati giovanili, giunti alla trentesima edizione, organizzati dalle Due Torri di Bologna e dall’Accademia Internazionale di scacchi   di Perugia. Hanno partecipato in 907 giocatori suddivisi nelle tradizionali dieci sezioni (maschili e femminili).  Il record di partecipazione è venuto dalla Lombardia, davanti a Sicilia, Piemonte, Lazio e Veneto.

Per la Liguria, risultato brillante di Alessandro Favaro, 11 anni, che è salito sul podio tra gli under 12. Il giovanissimo talento, già vincitore dell’open B all’ultimo torneo week end al Novotel di Genova, tra i 189 coetanei in lizza ha totalizzato sette vittorie, un pareggio e una sconfitta.

EUROPEO A SQUADRE PER CORRISPONDENZA

L’Italia degli scacchi in campo nella finale, iniziata il 1° giugno scorso, della decima edizione del Campionato europeo a squadre. La manifestazione, che vede schierate ai nastri di partenza  13 nazioni qualificate, si gioca sul server della Federazione mondiale, l’International Chess Correspondence Federation (ICCF).

Il  team italiano, grazie ai piazzamenti di vertice ottenuti nelle ultime tre edizioni, parte tra i favoriti per la vittoria del titolo continentale.

La squadra italiana dovrà vedersela con Estonia, Francia, Germania, Inghilterra, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia (Campione uscente), Slovenia, Spagna e Svizzera.

Dall’ultimo europeo, pur avendo conquistato la medaglia di bronzo, la formazione della compagine azzurra ha subito un profondo rinnovamento. Sono stati confermati solo  tre giocatori: Claudio Cesetti, Alberto Dosi e Giuseppe Poli. Per garantire un significativo potenziamento, nei cinque posti restanti, sono stati chiamati Costantino Delizia, Gaetano Laghetti, Alfredo Savoca, Renato Emanuelli Simoncini e Oliviero Ruggieri.

Degli otto giocatori della nazionale  tre dunque  giocano nel Centurini:

Alberto Dosi, 65 anni da Piacenza, broker assicurativo. Grande Maestro dal 2016. Già bronzo olimpico (2012), argento europeo (2014) e bronzo europeo (2017), ha ottenuto il titolo di Campione d’Italia nel 2007 e, con la squadra “Centurini” di Genova, nel 2011 e 2013. Ha l’hobby dell’atletica leggera.

Giuseppe Poli, 61 anni da Genova, medico. Già argento europeo (1998) e bronzo europeo (2017), si è fregiato di quattro titoli di Campione d’Italia con la squadra “Centurini” di Genova.

Renato Emanuelli Simoncini, 64 anni da Genova, gestisce progetti industriali. Ha conquistato quattro titoli di Campione d’Italia con la squadra “Centurini” di Genova. Maestro a tavolino, dove ha conquistato un quinto titolo di Campione italiano a squadre, sempre con il “Centurini”. Cura l’archivio delle partite giocate nella nostra Associazione.

PROMOZIONE: GENOVA PONENTE SI AGGIUDICA LO SPAREGGIO

Domenica 2 luglio presso la sede del Ponente Scacchi, a Sestri Ponente, si è disputato lo spareggio del campionato italiano a squadre 2017 (Santa Margherita 24-26 marzo scorso), promozione Liguria, girone 1.

Peraltro,  entrambe le squadre avevano già conseguito la promozione, ma il match si è reso necessario per determinare la prima del girone. Vittoria di Genova Ponente su Santa Sabina. Al termine dell’incontro (tempo di gioco rapid) il risultato era di 2 a 2, per cui è risultato decisivo il responso della prima scacchiera, ove  il sestrese Cesarini  prevaleva su Cristian Saffioti. Gli altri risultati: in seconda patta  tra Mandolini e Massimo Saffioti, in terza vittoria di Mangili (Santa Sabina) su Valentini, mentre in quarta Falcone (Sestri Ponente) pattava con  Milieni.

          Spotorno: Omar Stoppa vince il memorial Magnone

 Altieri e Manfredi sul podio

36 giocatori hanno partecipato al Memorial Magnone, un rapid 12′ + 3″ giocato  a Spotorno sabato 1 luglio presso i Giardini Centrali.  Al termine dei sette turni di gioco, brillante successo del MF imperiese Omar Stoppa che ha terminato a 6,5, distanziando di un punto Danilo Altieri e Vincenzo Manfredi. A 5 punti si sono classificati Erick Jara. Ferdinando Petritaj, Massimo De Barberis e Alessandro Contini. Direzione arbitrale di Alessandro Biancotti.

                                       QUEL 1946….

La già ben fornita biblioteca del  Circolo si è arricchita di un nuovo volume: la raccolta rilegata dell’Italia Scacchistica 1946, che ci siamo aggiudicati partecipando ad un’asta su Ebay.

“L’Italia Scacchistica” torna alle pubblicazione nel 1946 dopo due anni di sospensione causa i dolorosi e drammatici eventi bellici.  Un numero costa 30 lire. 

Per  l’Italia, da poco uscita dal conflitto mondiale,  è l’anno del referendum istituzionale del 2 giugno, delle prime elezioni politiche democratiche dopo il ventennio, dell’assemblea costituente.

Sfogliando le pagine del volume quest’aria nuova  è forse difficile da cogliere, gli scacchi sono sempre scacchi. Ma ci sono alcuni aspetti che non possono sfuggire e ci fanno pensare ad un clima nuovo. Il più rilevante, e scusate se è poco,  è il nuovo direttore  dell’Italia Scacchistica-  tale rimarrà fino al 1992 –  che è il   maestro  Giovanni Ferrantes, che succede a Stefano Rosselli Del Turco.   Ferrantes è stato uno dei migliori maestri italiani, ma venne stroncato nella sua carriera scacchistica proprio durante il fascismo, per le sue idee politiche democratiche: il regime infatti lo ostacolò in tutti i modi per il fatto di non avere voluto  prendere la tessera del partito, vietandogli persino la partecipazione ai campionati e ai tornei ufficiali. Ora dirige l’Italia Scacchistica.

 Giovanni Ferrantes

Ma anche altri giocatori tornano alla ribalta, fra questi  uno dei più famosi è il conte Antonio Sacconi, che viene riabilitato. Vince il torneo di Roma nell’aprile-maggio, dopo che nel 1939 era stato escluso dall’Opera Nazionale Dopolavoro (OND) da ogni attività scacchistica nazionale “con motivi poco giustificabili”.

E’ il nostro  Mauro Berni, sulla base delle ricostruzioni storiche raccolte, a chiarirci quello che successe durante il campionato romano del 1939: nel corso del  torneo venne in visita un gerarca fascista, il quale ebbe l’improntitudine di deridere  in qualche modo il gioco degli scacchi (definiva gli scacchi “un gioco da femmine”), rimediando un sonoro… ceffone dal conte Sacconi, che era impegnato nel torneo.  Mauro ci ricorda che il “fattaccio” dovrebbe essere avvenuto al terzo turno,   nel corso della partita con Napolitano, che,  dopo la 16ma mossa, così commenta: “Qui ebbe termine il torneo del conte, si verifica una contestazione che decisa dal direttore del torneo sfavorevolmente per il nero ha provocato la perdita della partita e il suo ritiro dalla gara”.

Con la caduta del fascismo, Sacconi viene riabilitato e nel  1946, in una lettera all’ Italia Scacchistica,  rileva i “mutati sistemi politici e soprattutto il mutato spirito che anima chi presiede l’ASI” (Associazione Scacchistica Italiana). Personaggio eccentrico, si narra che il conte al torneo di Venezia del 1947 si presentò registrandosi con la tessera del PCI.

L’Italia torna alla democrazia. Nell’annata ’46  si notano, nelle cronache locali,   le riaperture delle  sedi dei partiti  e delle case del popolo. Alcune di queste ospitano tornei di scacchi. Organizzata dalla sezione “E. Malachina”   del  Partito Comunista Italiano di Genova Pegli si svolge dal 23 settembre al 7 ottobre un’interessante competizione scacchistica cui partecipano 23 giocatori, divisi in varie categorie, dirige Martino Masson. Per la cronaca, nella prima caegoria vince Vittorio Dettin, nella seconda Domenico Santamaria, nella terza Ermanno Bianchi. E presso la Casa del Popolo di San Fruttuoso si svolge un torneo cittadino aperto a tutti fra marzo e aprile. Ci sono nove giocatori, vince Celesti davanti a Sommovigo  e Castellana.

Anche la vita scacchistica locale si rianima.  Proprio sul numero di gennaio appare la notizia della costituzione della sezione scacchi all’interno del circolo ricreativo Elah di Pegli.

Il Circolo Centurini ricostituito torna nella vecchia sede della Società delle Letture Scientifiche  in piazza Fontane Marose 6. “Il circolo ha subito varie vicissitudini ma i i vecchi e nuovi soci sono animati delle migliori intenzioni”. Di esso fanno parte Penco, che è il presidente, Vanni, Brogi, Sommovigo, Chicco, Bianchetti, Celesti e i giovanissimi Giorgio Di Liberto, Pietro Solisio e Gino Fazzi (che poi fonderà il circolo Amatori Scacchi). Compare a Genova anche Massimiliano Romi, che non si sposterà più dalla città. Durante l’anno muore il prof Saviotti, un erudito e appassionato socio del Centurini, noto per avere raccolto tutte le partite di Reti, di  Anderssen e altri famosi giocatori, raccolti in una serie di quaderni affidati al circolo dopo la sua morte, ma che non sono stati più ritrovati.

La rivista cita anche le prime sfide tra il Centurini e l’Elah Pegli. Il primo derby  si svolge il 20 febbraio, con la squadra di Pegli rafforzata da alcuni elementi di Sestri Ponente. Vince il Centurini 6 a 5 (nelle prime scacchiere Vanni, Penco,  Celeste, Chicco, Sommovigo). Nella squadra di Pegli giocano Dettin, U. Laganà, Bottazzi, Lotti, De Agostini. Il match di ritorno si svolge il 10 marzo e  finisce in parità.

Ma l’attività riprende non solo in città (c’è un circolo anche all’Ansaldo di Sestri) ma anche in provincia: a Camogli  si forma un circolo; a Chiavari, con una quarantina di soci  il circolo locale inizia una gara di cinque partite per corrispondenza con l’attivo circolo di Venezia.

Un collaboratore  della nuova “Italia Scacchistica” è Gino Mentasti, di Busalla, che cura con passione  la rubrica della problemistica. Il Circolo a Busalla, che  trova la sede presso il  Bar Stella, viene poi incrementato dall’arrivo dei profughi istriani e fiumani, dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Naturalmente il 1946 segna anche  anche il ritorno dei grandi tornei internazionali, di cui la rivista dà conto. Fra questi non si può dimenticare quello di Mar del Plata (vincitore Najdorf), Groningen (Botvinnik) e Praga (Najdorf).

Ed è l’anno della morte di Alekhine, cui la rivista dà ampio spazio.

Le trattative per un match mondiale con Botvinnik, che aveva vinto il torneo AVRO  del 1938 ( Keres, Botvinnik, Smyslov, Reshewski, Euwe), erano a buon punto, quando giunge la notizia della morte di Alekhine. Il titolo rimarrà vacante fino al 1948, quando inizierà il regno di Botvinnik.

Sono passati 71 anni da allora e sfogliare quelle pagine dà sempre  un fascino particolare. Che anno il ’46! 

GENOCCHIO, GILEVYCH  E MORONI ALLA FINALE CIA

I fratelli Di Benedetto primi nella semifinale  under 20 e nel femminile

 A Civitanova Marche, nella semifinale del campionato italiano assoluto, primo  Daniele Genocchio con 7, secondo  Artem Gilevyich a 6,5 Luca Moroni Jr, Giulio Calavalle  a 6,5. A 6 Fabrizio Bellia,  Fabio Bruno, Spartaco Sarno. I primi tre qualificati alla finale. 43 i partecipanti, fra questi Danilo Altieri 29° a 4 punti, Alberto Mortola 42° a 2,5.

Nella Semifinale  under 20  successo di Edoardo di Benedetto  davanti a Alberto Barp. entrambi a 7,  terzo a 6,5 Carnicelli, segue Giorgio Belli a 6. Sono qualificati alla finale.

Nella semifinale femminile Desiree Di Benedetto e Tea Gueci in testa a 5 su 7. Qualificate, oltre a loro, anche Maria Palma e Alessia Santeramo, a 4,5

FEDERICO GIANCARLO “JOHN” VINCE LA TERZA PROVA DELLO SLAM LIGURE TOSCANO A LA SPEZIA

20170715_162843

Ampia partecipazione alla prima edizione dello slam a La Spezia, tanti giovani fra gli under 12 e under 16, la gradita presenza del MF Raffaele Di Paolo e alcuni terribili outsider NC albanesi che giocano nei giardini del lungomare spezzino! Fra i giovani conferma di Matteo Montorsi sesto nella classifica assoluta con 4.5 punti e Bertolozzi Francesco settimo a 4 punti, primo under 12 Massazza Federico con tre punti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.