IL SALUTO A GIANCARLO BERARDI, LO STORICO SEGRETARIO DEL CENTURINI
Il 3 gennaio ci ha lasciato Giancarlo Berardi (classe 1934), illustre e indimenticabile segretario del Centurini, figura emblematicamente legata alla storia del nostro Circolo.
La sua avventura nel mondo degli scacchi inizia nei primi anni ’70, quando il Centurini e gli Amatori Scacchi trovavano ospitalità nel bar Parente di piazza Leonardo da Vinci. Sin da subito, Giancarlo si distingue per la sua disponibilità, dedicandosi all’arbitraggio dei tornei a livello di circolo e successivamente anche a quello cittadino, tra il 1972 e il 1978. Nell’aprile del 1978, assume la carica di segretario del nuovo circolo scacchistico genovese, frutto della fusione dei due storici circoli, Luigi Centurini e Amatori Scacchi, allora situato in Piazza Giustiniani 7.

Oltre al suo ruolo di segretario, Giancarlo si distingue come arbitro nazionale, collaborando con gli arbitri internazionali Pietro Tonna e Francesco D’Alessandro in festival e tornei nazionali e internazionali, specialmente negli anni ’80. La sua passione per il gioco si manifesta anche nella sua partecipazione alla scuola di scacchi diretta dall’ing. Ungaro presso l’istituto Champagnat nel 1984. Per oltre trent’anni, ha ricoperto diverse mansioni, dall’organizzazione all’amministrazione, dall’arbitraggio alla divulgazione, e sulla scacchiera raggiunse il traguardo di seconda nazionale nel torneo di Porto Mannu nel 2009.
Nel suo libro “Una lunga storia di scacchi lunga cent’anni”, Paolo Silvestri dedica a Giancarlo parole di grande stima: “Degno di particolare menzione è Giancarlo Berardi, che da oltre vent’anni ricopre la carica di segretario: un lavoro oscuro, ma fondamentale sul piano amministrativo, portato avanti con dedizione quotidiana e un pizzico di apparente inflessibilità: il ‘burbero benefico’ di goldoniana memoria.”
La sua personalità era caratterizzata da una schiettezza genuina, un modo di esprimere opinioni diretto e onesto, che rifletteva una trasparenza e autenticità che, sebbene a volte potesse apparire brusca, era sempre accompagnata da un’umanità sincera e anche un senso dell’umorismo molto british (e direi proprio genovese), di quel tipo che cattura il cuore.
Lo ricordiamo con profondo affetto, riconoscendolo come una delle colonne fondamentali della vita scacchistica cittadina, una figura oggi purtroppo sempre più rara, simbolo di un autentico senso di appartenenza e di attaccamento a una comunità.
Lo abbiamo salutato per l’ultima volta sabato 4 gennaio nella chiesa di San Gottardo. Lascia la moglie Marisa, con la quale ha condiviso sessant’anni di matrimonio, le sue due figlie e i tanto amati nipotini.
Estate 2023: nella casa di Mombaruzzo
Pubblichiamo due ricordi, due articoli apparsi sul nostro notiziario: il primo è del maggio 2009, in occasione del suo torneo a Porto Mannu. Il secondo è una divertente e ineffabile intervista del 1998. Ciao Giancarlo!
Porto Mannu: exploit di Berardi con 3 punti su 9!
Di solito al circolo gioca poco, distribuisce il suo tempo per far quadrare i conti, mettere a posto e rimbrottare chi colpisce con veemenza gli orologi. Ma poi decide di andare a fare il torneo di Porto Mannu: “Vado là solo per una vacanza, giocherò veloce per andare a prendere un po’ di sole, finirò a zero”, diceva cautelativamente gli amici prima della partenza. Ma sotto la cenere covava il fuoco della passione e… del giocatore di Caro Kann.
Così, finita la caccia alle quote (e ai soci morosi) al Circolo, inizia la caccia ai punti a Porto Mannu. Ne fa ben tre su nove, conquista 40 punti e una tranche di Elo Fide da otto partite. Niente male per un NC, che ora medita propositi bellicosi per il futuro…
Nella spedizione ligure a Porto Mannu c’erano anche Mercandelli (una buona performance da 2151), De Florio, Cavatorta, Fabbricini, Schiappacasse, Squarci, Badano.
6 GIUGNO 1998
Termina qui l’intervista a Berardi, da molti considerato un “mastino”, un burbero, peraltro molto utile in certe circostanze. Certi suoi giudizi estremamente ruvidi e trancianti sugli scacchisti non devono trarre in inganno: in fondo Giancarlo è un buono.
TORNEO PEGLI: VITTORIA DI CANTORO
NIKOLOVSKI SUPER nel TORNEO B
Novantaquattro giocatori hanno dato vita, per la soddisfazione degli organizzatori del Circolo di Ponente Scacchi, alla settima edizione del torneo Mediterranée, svoltosi presso l’omonimo hotel di Pegli dal 2 al 5 gennaio. Motivo di grande soddisfazione per il Circolo le smaglianti prestazioni, in particolare, di Daniele Cantoro e Marko Nikolovski vincitori dei tornei A e B.
Nel torneo principale, riservato a partecipanti con un elo superiore a 1750, quaranta giocatori si sono confrontati, tra cui il nostro Daniele Cantoro, che, vincendo con 4,5 su 5, ha nuovamente confermato il suo talento e il suo ruolo di grande protagonista di questa stagione scacchistica. Lo vedremo impegnato a marzo nella prima squadra del Centurini, nel campionato a squadre. Daniele giunge a questo successo dopo un altro brillante risultato al torneo di Nizza, tenutosi a dicembre, dove ha conquistato la vittoria nel secondo open del Riviera Chess Club, chiudendo con un eccellente punteggio di 4,5 su 5.
A Pegli, nella competizione, si è imposto sul primo classificato del tabellone, il Maestro FIDE Paolo Formento, che ha totalizzato 4 punti, insieme al CM bolognese Domenico Lateana e l’undicenne torinese Lorenzo Rolle. Solo quinto a 3,5 si è classificato l’altro Maestro FIDE della manifestazione e numero due del tabellone, il bolognese Giulio Calavalle.
Il nostro Circolo ha brillato anche nel torneo B, riservato a giocatori con elo compreso tra 1550 e 1800, nel quale hanno partecipato 18 concorrenti. Il quindicenne Marko Nikolovski ha trionfato con 4 punti su 5, superando allo spareggio tecnico il cuneese Sebastiano Dutto e l’astigiano Luca Rainero.
Infine, il Centurini si è distinto anche nel torneo C, che ha visto la partecipazione di 26 giocatori. Angelo Fernando Kachchkaduge ha sfiorato l’impresa nell’ultimo round, affrontando in prima scacchiera il vincitore del torneo, il diciassettenne Andrea Piccardo.
Risultati: https://vesus.org/event/EIiLeE25
Il nuovo corso della Scuola di Scacchi del Centurini
METODI DI VALUTAZIONE POSIZIONALE NEGLI SCACCHI
di Maurizio Accardo, Istruttore FSI
Valutare una posizione è un aspetto cruciale nel gioco degli scacchi. La partita si sviluppa attraverso una serie di posizioni e, in assenza di sequenze forzate a livello tattico, la chiave per scegliere la mossa migliore in ogni momento risiede nella capacità di analizzare la posizione con la massima precisione possibile. Solo in questo modo è possibile elaborare un piano di gioco efficace e compiere le mosse corrette.
La competenza nella valutazione posizionale si sviluppa con lo studio e l’esperienza, ma in questo corso i partecipanti avranno accesso a metodi, suggerimenti, spunti e consigli pratici che renderanno il processo più agevole ed efficace.
Il metodo Dorfman Il metodo Kasparov Il metodo Aagaard
Quote di partecipazione: Soci Centurini 2025 euro 10, non soci euro 20
Tutti i partecipanti riceveranno una dispensa delle lezioni.
(per iscrizioni e info 3336811067 info@centurini.it)
Lunedi 27 gennaio 2025 h. 17.30 – 19
Lunedi 3 febbraio h. 17.30 – 19
Lunedi 10 febbraio h. 17.30 – 19
Lunedi 17 febbraio h. 17.30 – 19
L’ A.S.D. Scacchi Golfo Paradiso “G. Musso”
con il patrocinio della Città di Camogli, organizza il
2° “Festival della Dragonara”
21 – 22 – 23 febbraio 2025
Tre Tornei Omologati FIDE / FSI
Torneo A Elo > 1900
Torneo B Elo < 2000
Torneo C Elo < 1600
Torneo A Hotel Cenobio dei Dogi Via Cuneo 14
Tornei B e C Palestra della Scuola Secondaria di 1° Grado Via Garibaldi 46
CADENZE Tutti i Tornei 90’ a finire, + 30” per ogni mossa, dall’inizio
CONTRIBUTI ORGANIZZATIVI DI PARTECIPAZIONE
Open A € 60 Under 18 € 50
Open B € 55 Under 18 € 45
Open C € 50 Under 18 € 40
Open A Gratis GM, IM, più FM con Elo >= 2300
ISCRIZIONI
L’iscrizione (preiscrizione su Vesus https://vesus.org/event/jKg1HRHz obbligatoria, entro il 17/2/ 25) sarà valida
se pervenuta entro il 18 febbraio attraverso bonifico bancario sul c/c della ASD Scacchi Golfo Paradiso N° 30201189
presso Credit Agricole di Recco, IBAN IT67W0623032121000030201189, specificando nella causale Nome e Cognome
del giocatore iscritto e il Torneo prescelto (A, B o C). Solo il bonifico, (o il versamento cash) alla ASD entro il 18/02,
danno luogo all’iscrizione, nei limiti prefissati.
È possibile ottenere il rimborso del 50% della quota versata, se richiesto entro il 20/02/25, solo se motivato da cause
indipendenti dal giocatore,
Venerdì 21 febbraio 17:30 1° Turno
Sabato 22 febbraio 9:30 2° Turno
Sabato 22 febbraio 15:00 3° Turno
Domenica 23 febbraio 9:00 4° Turno
Domenica 23 febbraio 14:30 5° Turno
Domenica 23 febbraio A seguire Premiazioni
RIMBORSI e PREMI per complessivi € 4.000
Informazioni: Paolo D’Augusta 335 719 6786 paolo.daugusta@gmail.com
Ricevuto il bando del 2° Festival della Dragonara, abbiamo cercato gli organizzatori per alcune domande. Per l’ASD Scacchi Golfo Paradiso, ci risponde il Presidente, Paolo D’Augusta.
Ciao Paolo, partiamo da una curiosità, da dove esce il nome del Festival?
Per attirare l’attenzione su un torneo che a Camogli partiva da zero, l’anno scorso abbiamo scelto il nome della rocca che sovrasta l’Isola del borgo, nota come Castello Dragone o anche Castello della Dragonara . Quest’ultima versione era meno nota, anche in loco, quindi la più adatta per incuriosire il pubblico. E stiamo usando una espressione sintetica, “la Dragonara” a cui
non siamo abituati neppure noi. Vorremmo diventasse un brand nel mondo degli scacchi, ma per ora vediamo di far funzionare la seconda edizione …
E qui che punto siete? Cosa abbiamo in cantiere?
Come è familiare a tutti gli organizzatori, a quaranta giorni dall’evento hai buona evidenza dei problemi e pari incertezza dei risultati, ma devi mantenere l’ottimismo come stile di guida. Si stanno muovendo le preiscrizioni, al 30% dell’atteso dopo i tanti tornei di fine d’anno, anche dall’esterno del territorio ligure. Abbiamo inventato il collegamento con navetta con il Festival des Jeux a Cannes, in tempo per il controllo presenze lunedì 24, vedremo se ci sono richieste. Stiamo lavorando su alcuni inviti per
rendere più attrattivo il Torneo A, che vedrà trasmesse in rete le prime cinque scacchiere (per ora, ne avanzano …)
Quando e come è nata l’idea della Dragonara?
Parlando fra di noi, ben prima del Covid, avevamo la percezione di un vuoto, di spazio e di tempo. Tra la Befana e fino al dopo CIS , un trimestre rarefatto, con poche opportunità di gioco diverse dai tanti campionati diffusi. E nel nostro Golfo Paradiso, facciamo un festival week end a Recco ogni anno, mai nulla di simile a Camogli.
Inoltre, quasi fossimo quattro amici al bar, ci piaceva sognare tornei di alto livello, di una intera settimana e di grande richiamo, non a caso lo chiamavamo Sogno. Per non far solo discorsi, abbiamo proposto l’anno scorso un’edizione un po’ sperimentale, con 70 partecipanti, ci è sembrata una buona risposta come prima volta.
Se dopo la prima, fate la seconda edizione, vorrà dir qualcosa …
Certamente, abbiamo una motivazione molto particolare, quest’anno ricorre il mezzo secolo di vita del nostro Circolo, fondato il 14 maggio 1975. La scelta di proseguire alzando la posta (montepremi a 4000 euro), affrontando costi e impegni al
di sopra dell’ordinario equilibrio, è nata proprio per associare alla nostra ricorrenza privata un evento pubblico, in modo da condividere fra gli scacchisti (partecipate numerosi!) la nostra soddisfazione per un traguardo raggiunto senza averci nemmeno mai troppo pensato, il gusto della sopravvivenza emerge sempre a consuntivo, mentre a preventivo lo dai per scontato, così
non sa di nulla.
Ci sono più modi per festeggiare un anniversario, abbiamo scelto di far qualcosa che insieme ad altri guardi in avanti, piuttosto che limitarci fra di noi a ricordare un passato, che peraltro ha molti motivi di curioso interesse, se partiamo dai dati di fatto.
Di preciso, a cosa ti stai riferendo?
Agli inizi nei primi sei, sette anni di attività, in particolare. Il Circolo Scacchistico Rutese registra 20 soci alla nascita (che saranno ben 43 già nel 77, con una media superiore ai 30 per i primi otto anni, poi ci mancano i dati…), organizza subito, nel ’76, un torneo giovanile triennale (20 ragazzi alla primo anno), nel 77 al Ciocco partecipa con una squadra nella Serie C del
CIS raggiungendo il sesto posto su 22 ( una classifica con Milano, Napoli, Firenze, Venezia, Milano, Ruta di Camogli fa uno strano effetto ..), dal ’75 all’81 affronta 10 incontri a squadre (3 volte nella Riviera di Levante) mentre nel maggio dell’81 dà l’avvio al Memorial Ottolenghi, il più longevo semilampo italiano, a quanto ci risulti.
Questa fortuita aggregazione di scacchisti degli anni 70, dispersi intorno al non luogo di Ruta (detto da un rutese adottivo), ha un che di misterioso (racconto non privo di un titolo, Marcello Schiappacasse, Presidente dal 75 fino al 2014), a rileggere il libro del Circolo si percepiscono partecipazione, entusiasmo e attività quasi frenetica, che crediamo siano rimasti ancora patrimonio della nostra associazione, nel frattempo diventata Scacchi Golfo Paradiso.
Grazie Paolo, sono sicuro che questo contributo sarà di interesse per molti
scacchisti.
Grazie a te Marco, arrivederci alla Dragonara!
DURDEVIC: COME UN LAMPO
Radoslav Durdevic si è imposto nettamente (8 su 9) al grand prix lampo di sabato 11 gennaio, alle sue spalle Filippo Barbero (6,5) e Mauro Berni (5,5), che ha superato allo spareggio tecnico Cusato e Bottaro.
1
|
CN
|
1949
|
2131
|
8
|
|
2
|
1N
|
1927
|
1978
|
6.5
|
|
3
|
CN
|
1982
|
1858
|
5.5
|
|
4
|
1N
|
1750
|
1968
|
5.5
|
|
5
|
1N
|
1816
|
1803
|
5.5
|
|
6
|
2N
|
1618
|
1845
|
5
|
|
7
|
CN
|
1749
|
1802
|
5
|
|
8
|
1N
|
1879
|
1679
|
5
|
|
9
|
|
1676
|
1765
|
4.5
|
|
10
|
1N
|
1742
|
1742
|
4.5
|
|
11
|
1N
|
1845
|
1737
|
4
|
|
12
|
CN
|
1790
|
1695
|
4
|
|
13
|
2N
|
1663
|
1614
|
3.5
|
|
14
|
|
1399
|
1542
|
3.5
|
|
15
|
3N
|
1512
|
1527
|
3.5
|
|
16
|
2N
|
1685
|
1591
|
3
|
|
17
|
2N
|
1660
|
1581
|
3
|
|
18
|
2N
|
1518
|
1414
|
1.5
|
MONDIALI RAPID E BLITZ: UNA POLTRONA PER DUE
I Mondiali Rapid e Blitz di New York saranno sicuramente ricordati nel tempo, non tanto per le partite dei giocatori, quanto per le disavventure della FIDE, che sembra aver perso la bussola nella gestione dei rapporti con Magnus Carlsen. Dalla controversia sull’uso dei jeans, il torneo ha preso il via con un formato che ha fatto storcere il naso a molti. Un torneo svizzero di soli 13 turni per selezionare 8 giocatori su 188? Un’idea brillante, a dir poco.
Qualcosa di curioso è poi accaduto quando Dubov si è reso uccel di bosco quando doveva giocare contro Niemann. La scusa? “Mi sono addormentato in hotel”. Chi ci crede? Nemmeno il presidente della federazione russa, Filatov, che ha promesso un’inchiesta.
La fase a eliminazione ha visto poi Carlsen affrontare Niemann in un match carico di tensione, culminato in una vittoria per il norvegese, che ha dimostrato di saper giocare anche con 22 secondi sul cronometro. Ma il vero spettacolo è arrivato nella finale, dove Carlsen ha iniziato bene, con una marcia trionfale, ma poi Nepomniachtchi ha saputo risollevarsi in modo inaspettato.
E così, dopo una serie di partite che avrebbero fatto sobbalzare anche il più impassibile degli spettatori, i due finalisti hanno deciso di condividere il titolo. “Perché competere quando possiamo essere entrambi campioni?”, hanno pensato, e dopo una breve consultazione tra l’arbitro capo e Dvorkovich, presidente Fide, la proposta è stata accettata in un colpo di genio, cambiando le regole in corsa. Che modo elegante di concludere un campionato mondiale, vero?
Le reazioni non si sono fatte attendere. La FIDE ha mostrato di non avere le idee chiare… . Carlsen è uscito con l’immagine di un divo capriccioso che può piegare le regole a suo piacimento, mentre gli scacchi stessi hanno subito un duro colpo alla loro reputazione .Gli sponsor, che si aspettano serietà e regole chiare, devono aver pensato di aver investito in un reality show piuttosto che in uno sport. E anche gli spettatori pensiamo siano stati delusi da questa doccia fredda.
In definitiva, mentre Nepomniachtchi esulta per il suo “titolo” condiviso, la FIDE dovrà riflettere profondamente su come evitare che simili situazioni si ripetano. Magari un regolamento chiaro e definitivo? Ma fino ad allora, sarà difficile dimenticare il “Campionato del Mondo” che si è concluso con un abbraccio piuttosto che con un confronto finale. Un finale che avrebbe fatto invidia a qualsiasi commedia romantica!
FIGURE CHE SCOMPAIONO: ROBERT HUBNER
Addio a Robert Hübner, illustre maestro tedesco di scacchi, scomparso il 5 gennaio 2025 all’età di 76 anni. Nato a Colonia il 6 novembre 1948, Hübner manifestò il suo straordinario talento sin da giovane, conquistando il campionato tedesco U18 a soli 14 anni e rappresentando la Germania in competizioni europee e mondiali. Divenne campione tedesco nel 1967 e nel 1970 fece il suo ingresso nell’élite scacchistica, qualificandosi per il torneo dei Candidati.
Oltre alla carriera scacchistica, Hübner si laureò in filologia classica, conseguendo un dottorato all’Università di Colonia. Rappresentò la Germania in undici Olimpiadi, ottenendo due medaglie d’oro individuali e raggiungendo il terzo posto nella lista FIDE nel 1981. La sua passione per gli scacchi andava oltre la competizione; analizzava e studiava con rigore le partite, condividendo la sua vasta conoscenza attraverso libri e articoli.
Conversatore brillante e scettico riguardo all’evoluzione del gioco, si distaccò dalla scena agonistica per dedicarsi a interessi come la traduzione dell’“Iliade” e la cura del fratello malato. Nel 2024, dopo una dura battaglia contro il cancro, la sua salute declinò rapidamente, portandolo alla scomparsa. Hübner lascia un’eredità indelebile nel mondo degli scacchi e una produzione letteraria di grande valore.