CENTURINI FRA I PROTAGONISTI DELLE CARUGGIADI!
Lo sport è stato protagonista nel centro storico con l’evento delle Caruggiadi sabato 5 e domenica 6 ottobre, trasformando diversi spazi urbani dei Sestieri del Molo, Maddalena e Prè in campi da gioco a disposizione della cittadinanza. Piazza delle Vittime di tutte le mafie ha ospitato gli scacchi per l’organizzazione del Circolo Centurini. Altre attività si sono svolte in diverse piazze del Centro Storico: Piazza Cernaia (Pallavolo) Giardini Rotondi (Rugby), Piazza Lavandaie (Basket), Piazza Don Gallo (Atletica), Piazza delle scuole pie (rock’n’roll acrobatico), Piazza Durazzo (arti circensi)
Genova ha così trasformato le sue piazze del centro storico in vivaci palcoscenici sportivi, l’evento è stato inserito nel Piano Caruggi e organizzato dal Comune di Genova. I partecipanti, di tutte le età, hanno potuto cimentarsi con varie discipline all’aperto, dal pallavolo agli scacchi. L’obiettivo di queste manifestazioni è promuovere l’inclusività e la partecipazione di tutta la comunità, la riscoperta dello spazio pubblico attraverso lo sport, la valorizzazione del territorio, la rigenerazione del centro storico, favorendo l’aggregazione sociale e la creazione di nuove comunità., concentrandosi su luoghi marginali rispetto ai percorsi turistici tradizionali.
Naturalmente il Centurini, che già quest’anno è stato inserito nel programma ufficiale di Genova Capitale dello Sport 2024 con il festival internazionale di luglio, anche in questa occasione non poteva mancare, ha fatto la sua parte in ossequio alla propria vocazione che concepisce gli scacchi non solo dal lato agonistico ma anche da quello valoriale e culturale. È nel suo Dna: ricordiamo che già negli anni ’90 il Circolo ha organizzato diverse riuscite edizioni della sfida tra i quartieri di Genova proprio all’interno del centro storico, con indimenticabili gare disputate non solo a Palazzo Ducale ma anche a Porta Siberia, in piazza San Lorenzo o alla Commenda.
In Piazza delle Vittime di tutte le mafie, nei pressi di piazza della Nunziata, si è giocato a scacchi nelle dieci postazioni appositamente predisposte, che hanno attirato l’interesse di appassionati e curiosi, e domenica 6 si è svolto anche un torneo lampo, che è stato vinto da Federico Zambiasi, davanti a Edoardo Iosimi e Carlo Solisio, sotto la supervisione organizzativa di Giuseppe Silvestri,
IL LAMPO DI OTTOBRE AL CIRCOLO
La gara di ottobre del grand prix lampo è stata vinta, con 8 punti su 9, da Vincenzo Manfredi che ha superato allo spareggio tecnico un brillante Filippo Barbero. Quindi al terzo posto Durdevic a 6 e Molinari a 5,5. Si è giocato nei locali del Circolo sabato 12 ottobre, con diciotto partecipanti.
Manfredi al secondo turno perdeva con Zambiasi ma poi inanellava sette vittorie consecutive e fra queste quella decisiva con Filippo Barbero al sesto turno. Scorrendo la classifica, bel torneo di Massaro, giunto nono, e anche del giovanissimo Matteoni, che ha concluso a tre punti.
Classifica finale Sabato 12 ottobre 2024
Pos.
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Num.
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Nome
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Elo
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Elo.P.
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Pnt.
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1
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2
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FM
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2187
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2189
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8
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2
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5
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1N
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1845
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2237
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8
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3
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1
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CN
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2188
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1988
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6
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|
4
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4
|
CN
|
1982
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1932
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5.5
|
|
5
|
3
|
CN
|
1982
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1903
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5
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|
6
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11
|
2N
|
1748
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1838
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5
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|
7
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7
|
1N
|
1811
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1876
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5
|
|
8
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6
|
1N
|
1845
|
1788
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5
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9
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16
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1399
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1768
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5
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|
10
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8
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1N
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1801
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1736
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5
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11
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12
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1N
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1742
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1783
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4.5
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|
12
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13
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2N
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1704
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1723
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4
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13
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9
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2N
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1775
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1590
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4
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14
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14
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2N
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1662
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1541
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3
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15
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15
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1399
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1537
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3
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16
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17
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1399
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1573
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3
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17
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10
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2N
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1749
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1462
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2
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18
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18
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1399
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837
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0
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IMMINENTE L’USCITA DI UN LIBRO SU ROBERTO COSULICH
È in preparazione e dovrebbe uscire a dicembre l’ultimo libro di Fabio Colombo dedicato alla figura di Roberto Cosulich
Colombo ha già pubblicato un interessante libro sulla carriera scacchistica, lunga oltre cinquant’anni, di uno dei migliori giocatori italiani di sempre, l’istriano Massimiliano Romi, che nacque nel 1893 e che visse la maggior parte dei suoi anni a Genova, socio e frequentatore del Centurini.
La prossima fatica su Roberto Cosulich si è avvalsa della preziosa collaborazione del prof. Mauro Berni.
Oggi Roberto Cosulich, scomparso all’età di 33 anni, avrebbe 78 anni. Partì per il Perù verso la fine del 1978, dopo il ritorno dall’India, e non fece più pervenire nessuna notizia di sè a parenti o amici. Si presume sia morto nel 1979 in Perù a seguito a terremoto, il suo corpo non è mai stato ritrovato e questo ha alimentato il mistero sulla sua scomparsa
Su Cosulich riportiamo l’articolo sulla sua avventura che pubblicammo nel giugno 1997 sul nostro notiziario on line (“Scaccomatto”) e un ricordo di Paolo Silvestri.
LA LEGGENDA DI ROBERTO COSULICH
Roberto da vicino
Paolo Silvestri (Soloscacchi 2014)
Ho conosciuto Roberto nei primi mesi del 1971, avendo appunto incominciato a fare una visita pressoché quotidiana al bar Parente, in piazza Leonardo da Vinci, che ospitava al piano superiore sia il circolo Amatori sia il Centurini. E ho frequentato Roberto in maniera irregolare fino al 1977.
Sulla famiglia Cosulich, i trascorsi sudamericani e il ritorno in Italia direi di rileggere il pezzo tratto da “Una storia di scacchi lunga cent’anni. Il circolo scacchistico genovese Luigi Centurini” di Giorgio Di Liberto, Agostino Petrillo, Paolo Silvestri, edito da Coedit, 2001.Fra Argentina, Cile e Venezuela, propendo in maniera quasi assoluta per il Cile. Effettivamente, negli anni dell’adolescenza, Roberto ebbe la fortuna, frequentando il circolo della città cilena di residenza (credo Valparaíso, vago ricordo, ma non così vago) di avere come maestro Herman Pilnik.
Il grande maestro tedesco, classe 1914, emigrò in Sud America, dal 1930 al 1958 abitò in Argentina e successivamente,
Anche la barba crebbe, prima non troppo lunga, poi dal 1973 divenne francescana, o quasi. L’abbigliamento era da hippy povero (talvolta trasandato), cioè senza fronzoli e con capi economici. Quando era a Genova, in quest’ottica di progressivo taglio del cordone ombelicale, dormiva un po’ dai genitori, un po’ in case di amici. A cavallo del 1973 e il 1974 Roberto bazzicava in un giro di creativi, chiamiamoli così, genovesi: Mario Quaglia, Popi Frizziero, Umberto Melli… li ricordo in un appartamentino di Boccadasse… discussioni… chiacchiere..
Le mutate condizioni di vita, i pensieri dell’età, avendo superato i 27 anni, lo portarono ad una ovvia ricerca di indipendenza economica. In tal senso gli scacchi gli vennero incontro. Con gli ingaggi di circoli non genovesi, in particolare la Scacchistica Milanese, per la quale giocò in vari tornei a squadre, e con i premi in denaro dei tornei (e qui valgono le considerazioni -utilitaristiche o di sopravvivenza, come meglio si voglia definirle- di Trabattoni). Sul fatto, invece, che Roberto non avesse mai letto un libro di teoria non ho certezze. Ma so che consigliava a qualche giovane apprendista genovese la lettura di “Mi Sistema” di Nimzowitsch (la prima edizione in italiano è della fine degli anni ’70) e “El Final” di Czerniak anch’esso in spagnolo.
Conosceva quei testi e probabilmente li aveva “letti”. Ho volutamente virgolettato il participio perché bisognerebbe approfondire il concetto di lettura. Avendolo visto all’opera, quando gli capitava un libro o una rivista specializzata, lo leggiucchiava a suo modo, con facile profondità o con profonda facilità, di chi di scacchi ha notevoli conoscenze. Leggeva per qualche minuto e poi, messo da parte il libro, seduto, ma spesso in piedi, ad occhi chiusi o semichiusi, analizzava alla cieca e la posizione si animava (un Java anni ’70) nella sua mente. Prendete un ragazzo al secondo, terzo, quarto, quinto,
Probabilmente questa sua naturale facilità di lettura contrapposta allo studio svolto da comuni scacchisti (lettura sofferta, scacchiera/e portatile/i, appunti scritti e iniziale acquisto del libro… e con risultati… via, lasciamo perdere) lo portava, autocompiacendosi(?), a poter dire ‘non leggo mai libri’.
A questo straordinario talento scacchistico (le sue analisi nel dopo partita incantavano letteralmente i vari Di Liberto, Resaz, Cangiotti, D’Augusta, Profumo e lo stesso Grassi, per la profondità delle idee e la ricchezza delle varianti) purtroppo si accompagnava, sul piano delle cosiddette doti para-scacchistiche, una certa fragilità psicologica che lo portava a sfoghi, talvolta eccessivi. Comunque una delle caratteristiche principali sul piano della personalità era, e non solo a mio avviso, un certo malessere esistenziale (tipico di chi scava senza trovar risposta… io per esempio non ce l’ho, il malessere, …non scavo).
Non a caso i più forti giocatori italiani di quegli anni, senza ripetere i nomi, sono sembrati, almeno ai miei occhi, più disponibili ad accettare i problemi e i conseguenti compromessi della vita. Roberto, invece, cercava un senso, un qualcosa che solo lui sapeva e questa ricerca, condizionata anche da certe mode del tempo, lo portò a quei viaggi verso mete lontane. Anche la dolcezza era una faccia del suo prisma… quell’accenno di sorriso, guardando, incantato come un bimbo, un punto indefinito dello spazio… seguendo chissà quali pensieri… con una mano (conformazione da pianista) appoggiata al mento… l’indice sulla gota e il medio sotto il labbro inferiore…
Io per lui non ero un vero amico, almeno per il concetto che ho dell’amicizia, ero, credo, un compagno di giochi (e non certo gli scacchi allora ero un misero prima sociale) e lo facevo ridere con le mie battute. Giocavamo a biliardo (a carambola, stecca e tavolo senza buche), qualche volta a ping pong. Andavamo al cinema… nel 1972 fummo molto colpiti dal film americano ‘Punto zero’ (titolo originale ‘Vanishing point’). Probabilmente dato che ero un notevole rappresentante, non del ‘pensiero debole’, ma dell’altra categoria ‘debole di pensiero’, non potevo rappresentare altro che un divertissement per Roberto. A partire dal 1974 visse meno a Genova, anche se vi tornava spesso, abitò a Pavia e a Milano. Ricordo di averlo ospitato, aprile e maggio 1975, per qualche notte in un appartamentino del Carmine, dopo di allora ci incontrammo sempre meno.
A.S.D. Scacchi Golfo Paradiso Giancarlo Musso organizza il 12° Memorial Cesare Valentini
RECCO: CAMPIONATO REGIONALE LAMPO 2024
DOMENICA 27 OTTOBRE 2024 alle ore 14 30
Sede di gioco: Sala Polivalente “Franco Lavoratori” Via Ippolito d’Aste
Torneo Open Lampo in 11 turni a Sistema Svizzero, con tempo di riflessione di 3’+2” a giocatore, valido per le variazioni del punteggio ELO Blitz FIDE e per l’assegnazione del Titolo di Campione Regionale Lampo 2024 al giocatore miglior
classificato, tesserato FSI con un Circolo Ligure. Verrà applicato il Regolamento FIDE per il gioco Lampo.
È richiesta la preiscrizione, che deve essere fatta entro le h 22 di venerdì 25 ottobre tramite https://vesus.org/tournament/4h-lqxxr oppure telefonando a Paolo D’Augusta cell 335 7196 786.
La preiscrizione verrà perfezionata con il versamento della quota di concorso alle spese organizzative di 15,00 euro (10,00 per U18), da versare entro le ore 14 e 30 del 27 ottobre. La mancata preiscrizione comporterà un contributo organizzativo maggiorato di 5,00 euro.
Orari: Apertura Iscrizioni ore 13:30 Chiusura ore 14:30 Primo turno: ore 15.00
Premiazione ore 18:00
Arbitro Principale AR Giulio Galliani
Premi e Rimborsi spese indivisibili e non cumulabili, spettanti ai vincitori presenti alla Premiazione
al 1° Classificato tess. FSI Circolo Ligure Targa di Campione Regionale
al 1° Classificato assoluto Coppa e rimborso spese di 100 euro
al 2° Classificato assoluto Rimborso spese di 75 euro
al 3° Classificato assoluto Rimborso spese di 60 euro
al 1° Classificato Fascia 1999 -:- 1800 Rimborso spese di 40 euro
al 1° Classificato Fascia 1799 -:- 1600 Rimborso spese di 30 euro
al 1° Classificato Fascia 1599 -:- 1500 Rimborso spese di 25 euro
al 1° Classificato Fascia <= 1499 Rimborso spese di 20 euro
al 1° Classificato U18 Coppa
al 1° Classificato O65 Coppa
Società affiliate alla Fsi 367
Tesserati Totali 23090 (21308 nel 2023) Agonisti 7134 30.90 % Ordinari 3145 13.62 % Junior 12811 55.48 %
Fino a 18 anni 12812 55.49 % Da 19 a 35 anni 3183 13.79 % Da 36 a 49 anni 2140 9.27 % Da 50 a 64 anni 3184 13.79 % Oltre 65 anni 1771 7.67 %
Maschi 18549 80.33 % Femmine 4541 19.67 %
Progetto studente atleta: come fare la richiesta. Scadenza il 9 dicembre 2024
Il progetto, come si legge nella nota esplicativa, intende consentire il “superamento delle criticità che possono riscontrarsi durante il percorso scolastico degli studenti- atleti, soprattutto riferibili alle difficoltà che questi incontrano in termini di regolare frequenza delle lezioni, nonché in relazione al tempo che riescono a dedicare allo studio individuale”. Tale progetto è valido, è bene ricordarlo, solo per gli studenti e le studentesse della scuola secondaria di secondo grado.
Il progetto interessa anche i giovani scacchisti tesserati alla FSI. Chi ritiene che il proprio figlio minorenne abbia i requisiti per essere considerato “studente-atleta di alto livello” dovrà compilare la domanda che si può scaricare da questo link, e inviarla, compilata in ogni sua parte, sottoscritta con firma autografa o digitale, corredata dal documento di identità di chi firma, all’indirizzo: fsi@federscacchi.it. I maggiorenni invece potranno firmare da sé la richiesta, compilando questo modulo, e inviandolo poi al medesimo indirizzo.
Le condizioni per poter fruire del progetto sono indicate con precisione nel modulo. E’ sufficiente rientrare in una delle cinque categorie individuate.
E’ indispensabile altresì nominare per l’aspirante studente-atleta un tutor, e specificare i suoi i recapiti nella domanda. Il tutor può essere un istruttore, un Presidente di circolo, un delegato regionale o un’altra figura di riferimento, purché tesserato alla FSI.
Le domande incomplete, prive dei dati fondamentali, prive dell’indicazione del tutor, prive di firma o senza un documento di identità allegato, non verranno prese in considerazione.
La Federazione darà un risposta alle domande in tempi ragionevolmente brevi, inviandola alla scuola, al tutor e, per conoscenza, alla famiglia del ragazzo che ha fatto richiesta.
Al fine di consentire un’adeguata valutazione delle istanze, il termine ultimo e inderogabile per l’invio delle richieste di adesione al Progetto studente-atleta è fissato alle ore 12 del 9 dicembre 2024.
Qui potete leggere la nota del del Ministero dell’Istruzione e del Merito con cui vengono definite condizioni e caratteristiche del Progetto studente-atleta nell’anno scolastico 2024-25