Una nuova stagione alle porte

TORNEI, CORSI E RICORSI PER TUTTI!
Il Circolo si prepara a un futuro di importanti novità, in particolare l’attenzione è rivolta a due ambiti: l‘organizzazione di grandi eventi agonistici e la realizzazione di corsi di formazione mirati a diverse esigenze.
L’ impegno è quello di promuovere la cultura degli scacchi e nel coinvolgere appassionati di tutte le età.

L’organizzazione di eventi agonistici non solo rappresenta un’opportunità per i partecipanti di confrontarsi e migliorare le proprie abilità, ma contribuisce anche a creare un ambiente di sana competizione e socializzazione.

Il torneo Primavera, che si svolgerà dal 4 al 6 Aprile prossimi al Novotel di Genova Ovest, è un evento di grande prestigio che attira giocatori da tutta Italia, e con la partecipazione di 152 giocatori lo scorso anno, si è consolidato come un punto di riferimento nel panorama scacchistico ligure e nazionale.
Dopo il Novotel sono in elaborazione ulteriori appuntamenti di livello, i cui interessanti dettagli potremo svelare solo in un    secondo momento.
Ma questa è anche la stagione dei corsi, che si presenta particolarmente completa e variegata. Certo tante cose si possono attingere  su internet (peraltro stando molto attenti alle diverse offerte),  ma partecipare in presenza a corsi di scacchi offre l’opportunità di interagire con altri, favorendo la socializzazione, l’apprendimento continuo, il miglioramento.
 Il nostro corso juniores del sabato mattina come noto accoglie un numero crescente di di giovani entusiasti partecipanti, non solo insegna le regole fondamentali degli scacchi, ma stimola anche il pensiero critico e la creatività dei più giovani, preparando una nuova generazione di bravi e preparati giocatori.
Poi  a partire dal 27 gennaio, per quattro lunedi consecutivi,  avrà luogo il corso di Maurizio Accardo, per approfondire aspetti più avanzati del gioco, analizzando le strategie di grandi maestri e apprendendo fondamentali metodologie di valutazione posizionale  che possono fare la differenza  sulla scacchiera. Particolarmente indicato per coloro che desiderano affinare le proprie capacità e comprendere meglio le dinamiche delle scelte strategiche.
Ma non è tutto: a marzo  parte il corso per adulti principianti, svolto da Sergio Nanni, concepito per accogliere chi si avvicina per la prima volta a questo mondo, offrendo una base solida e accessibile. Un’iniziativa di cui si sentiva la mancanza, colma una lacuna che esisteva  e va nella direzione di diffondere la passione degli scacchi e creare una comunità di adulti desiderosi di apprendere e socializzare.
In sintesi l’approccio del Circolo, che unirà rilevanti eventi agonistici e spazi reali di divulgazione e formazione, mira a soddisfare le esigenze degli appassionati, garantendo un’esperienza completa e coinvolgente.
VERSO IL CIS 2025

Entro il 15 febbraio, le società scacchistiche sono tenute a comunicare le liste dei giocatori per il prossimo campionato italiano a squadre, che si svolgerà dal 14 al 16 marzo. Il Centurini parteciperà con una formazione in Serie A2, che potrebbe ambire ragionevolmente  a salire nella categoria superiore, una in Serie B e diverse squadre nella Promozione Liguria.

La prima squadra sarà attesa a Torino, dove affronterà le formazioni di Acqui, Valle Mosso, Eporediese, Torinese B e Torinese Rossa. Si preannuncia un torneo impegnativo, con la partecipazione nella nostra squadra  di giocatori del calibro di Flavio Guido, del prezioso capitano  Fabrizio Molina, Daniele Cantoro, Edoardo Sanguinetti e un quinto atleta che deve ancora essere ufficializzato.
Le squadre di Serie B e Promozione si raduneranno invece presso il CAP di San Benigno  a Genova, struttura che ha già ospitato con successo diverse edizioni del campionato. Questo evento rappresenta ogni anno un’importante opportunità agonistica e di crescita per tutti i giocatori partecipanti, e il Circolo si prepara a scendere in campo con il consueto mix di impegno e sportività.

Serie A2 gir 1

0 – Acqui Collino Commercio A2 1 ACQUI TERME BADANO GIANCARLO
0 – CENTURINI 1 A2 1 GENOVA FABRIZIO MOLINA
0 – Scacchi Club Valle Mosso A2 1 BIELLA MATTEO MIGLIORINI
0 – SS Eporediese A2 1 IVREA RANIERI FABRIZIO
0 – Ss Torinese B A2 1 TORINO ENRICO PEPINO
0 – Ss Torinese Rossa A2 1 TORINO ENRICO PEPINO
Calendario di gioco A1.1 A2.1 B.1

1° turno venerdì 14 marzo ore 18.00 2° turno sabato 15 marzo ore 9.30 3° turno sabato 15 marzo ore 15.00 4° turno domenica 16 marzo ore 9.30 5° turno domenica 16 marzo ore 15.00

Sede di gioco Scacchistica Torinese, via Goito 13

 

Serie B gir 3 (Circolo Autorità Portuale via Albertazzi Genova)

Squadra Serie e girone Città Responsabile
0 – Albenga Scacchi B 3 ALBENGA MERCANDELLI CLAUDIO
0 – CENTURINI 7 B 3 GENOVA AGOSTINO PETRILLO
0 – Genova Ponente 1 B 3 GENOVA MANDOLINI ALESSANDRO
0 – Golfo Paradiso B 3 CAMOGLI PAOLO D’AUGUSTA
0 – Poldo’s B 3 GENOVA VINCENZO MANFREDI

Torna il progetto “Scacchi in Biblioteca”: corsi di avvicinamento nelle biblioteche genovesi

Continua la collaborazione tra il sistema bibliotecario urbano e la Federazione Scacchistica Italiana, con il progetto Scacchi in biblioteca, che prevede alcuni corsi base di avvicinamento agli scacchi aperti alla cittadinanza e alle scuole tenuti da istruttori della Federazione nelle biblioteche Benzi, Cervetto, De Amicis e Gallino.

Le biblioteche Berio, Saffi e Bruschi Sartori, coinvolte nel progetto già dallo scorso anno, ospiteranno invece corsi di scacchi di livello intermedio.

Il progetto nasce da una riflessione condivisa sulla necessità di diffondere il gioco degli scacchi a ogni livello ed età, superando le strette logiche associative e mira a creare dei poli locali e capillarizzati nella città dove i cittadini, possano fruire di postazioni di gioco liberamente, gratuitamente e senza necessità di tesseramento. Il sistema bibliotecario urbano del Comune di Genova si propone dunque come promotore di un’iniziativa unica ed innovativa.

– CORSI BASE –

BIBLIOTECA GALLINO

Lunedì 3 febbraio h 9/13

Lunedì 17 febbraio h 9/13

Lunedì 3 marzo h 9/13

Lunedì 17 marzo h 9/13

Lunedì 24 marzo h 9/13

Info e prenotazioni:

010 5579480 – biblgallino@comune.genova.it

BIBLIOTECA CERVETTO

Lunedì 3 febbraio h 14/18

Lunedì 17 febbraio h 14/18

Lunedì 3 marzo h 14/18

Lunedì 17 marzo h 14/18

Lunedì 24 marzo h 14/18

Info e prenotazioni: 010 5577730 – cervetto@comune.genova.it

BIBLIOTECA BENZI

Martedì 4 febbraio h 9/13

Martedì 18 febbraio h 9/13

Martedì 4 marzo h 9/13

Martedì 18 marzo h 9/13

Martedì 25 marzo h 9/13

Info e prenotazioni: 010 5578896 – biblbenzi@comune.genova.it

BIBLIOTECA EDMONDO DE AMICIS

Sabato 8 marzo h 9/13

Sabato 15 marzo h 9/13

Sabato 22 marzo h 9/13

Sabato 29 marzo h 9/13

Sabato 5 aprile h 9/13

Info e prenotazioni: 010 5579560 – deamicis@comune.genova.it

 

– CORSI LIVELLO INTERMEDIO –

BIBLIOTECA SAFFI 

Mercoledì 15 e 29 gennaio h 16.30/19

Mercoledì 12 febbraio h 16.30/19

Mercoledì 12 e 19 marzo h 16.30/19

Mercoledì   9 e 30 aprile h 16.30/19

Mercoledì   7 maggio h 16.30/19

Info e prenotazioni: 010 5574434 – biblsaffi@comune.genova.it

BIBLIOTECA BERIO 

Sabato 8 marzo h 14.30/18.30

Sabato 15 marzo h 14.30/18.30

Sabato 29 marzo h 14.30/18.30

Sabato 5 aprile h 14.30/18.30

Info e prenotazioni: 010 5576010 – berio@comune.genova.it

BIBLIOTECA BRUSCHI SARTORI

Venerdì   7 marzo h 9.30/16.30

Venerdì 14 marzo h 9.30/16.30

Venerdì 21 marzo h 9.30/16.30

Venerdì 28 marzo h 9.30/16.30

Venerdì 4 aprile h 9.30/16.30

Info e prenotazioni: 010 5575590 – biblbruschi@comune.genova.it 

MURZIN UNA GRANDE STORIA DI RISCATTO

All’ultimo campionato del mondo Rapid disputato a New York (26-31 dicembre) a  prevalere a sorpresa nell’open, al termine dei 13 turni, è stato il 18enne russo Volodar Murzin (coetaneo del campione Gukesh, assente nell’occasione), numero 59 di tabellone, che ha chiuso imbattuto con 10 punti, staccando di mezza lunghezza i connazionali Alexander Grischuk e Nepomniachtchi, dello statunitense Leinier Dominguez, l’indiano Arjun Erigaisi, l’uzbeco Javokhir Sindarov, Firouzja, il russo Daniil Dubov e l’armeno Karen Grigoryan.
Ma chi è Volodar Murzin? È un giovane scacchista russo  di 18 anni che ha catturato l’attenzione del mondo degli scacchi grazie alla sua straordinaria storia di resilienza e talento. Nato a Nizhny Tagil, una città industriale russa, ha vissuto un’infanzia segnata da gravi difficoltà familiari. Fin dalla tenera età, ha dovuto affrontare un ambiente domestico violento, in cui il padre esercitava un controllo oppressivo e aggressivo, infliggendo abusi sia a lui che alle sue sorelle. Murzin ha raccontato che le violenze erano parte della norma e che, sin dall’età di sette anni, ha subito maltrattamenti fisici e psicologici. 
La situazione è diventata insostenibile quando la madre, Ekaterina, ha deciso di fuggire con lui e le sue quattro sorelle, nel tentativo di liberarsi dalla tirannia del padre. Questo atto di coraggio ha segnato un cambiamento significativo nella vita di Volodar. Con la madre e le sorelle, si è trasferito a Khimki, un sobborgo di Mosca, dove hanno iniziato una nuova vita in un appartamento vuoto. Nonostante le difficoltà iniziali, come la mancanza di cibo e di risorse, la famiglia ha trovato la forza di andare avanti.
Murzin ha sempre dimostrato una passione innata per gli scacchi, inizialmente insegnati dal nonno materno. Fin da piccolo, ha partecipato a competizioni giovanili, mostrando un talento promettente che lo ha portato a vincere il Campionato Europeo di categoria. Tuttavia, la sua carriera è stata ostacolata dal padre, che ha cercato di impedire che il figlio partecipasse a tornei internazionali. Questa situazione ha costretto Murzin a lottare non solo per il suo posto nel mondo degli scacchi, ma anche per la sua libertà di perseguire il proprio sogno.
La svolta è arrivata quando, grazie al sostegno della madre e di alcuni sponsor, Murzin ha potuto sviluppare ulteriormente le sue abilità. Fondamentale l’aiuto in particolare della “T Bank,” un istituto di credito russo, al quale la madre scrisse alla ricerca di una sponsorizzazione per il figlio “Fu un semplice miracolo. La banca ha deciso che mi avrebbero sostenuto, fu come vincere il  biglietto  vincente della lotteria”, racconta Murzin.
 La sua determinazione lo ha portato a diventare uno dei giovani scacchisti più promettenti del panorama internazionale. Così, alla vigilia di Capodanno ha partecipato al Campionato Mondiale Rapid a New York. In un contesto in cui tutte le attenzioni erano rivolte al campione uscente Magnus Carlsen, Murzin ha saputo sfruttare l’opportunità, partendo dalla posizione numero 59 e scalando la classifica fino a conquistare il titolo. Durante il torneo, ha mantenuto una performance  impeccabile, con sette vittorie e sei pareggi, sconfiggendo nomi noti come Caruana, Nakamura e Duda.
La vittoria di Murzin non è solo un trionfo personale, ma rappresenta anche una testimonianza della sua resilienza e della capacità di superare ostacoli. Ha condiviso le sue esperienze nelle interviste, sottolineando come gli scacchi siano stati un rifugio e un mezzo per esprimere se stesso, oltre a rappresentare una via d’uscita da una vita di violenze e paure. Nonostante le cicatrici del passato, Murzin ha espresso il desiderio di diventare campione del mondo anche nel formato di gioco classico, ispirato da altri giovani talenti.
Oggi, Murzin continua a partecipare a tornei di alto livello e si prepara a competere in Italia, dove si unirà a una delle squadre più importanti del paese. La sua storia è un esempio di come il talento, la determinazione e il supporto possano trasformare vite, offrendo speranza e ispirazione a molti. Murzin, con il suo sguardo concentrato e il sorriso timido, rappresenta non solo un talento emergente nel mondo degli scacchi, ma anche una giovane persona che ha trovato la forza di rialzarsi e di brillare nonostante le avversità.
L’ULTIMA MOSSA DI FEDERICO MANCA
L’ultima mossa la più tragica, di  Federico Manca, 56 anni,  è morto a 55 anni giovedi pomeriggio in un letto di ospedale di Budapest. Lo scorso 24 dicembre  era stato colto  da infarto improvviso per strada a Budapest mentre, uscito da casa,  andava a fare la spesa.  Trasportato in ospedale e ricoverato in coma farmacologico, non ha più ripreso coscienza fino al tragico epilogo.
Federico Manca, padovano, istruttore della Scuola Federale della FSI, è stato uno dei più forti e rappresentativi giocatori italiani del recente passato. Maestro internazionale dal 1990, per tre volte è salito sul podio del Campionato italiano individuale, nel 1990, nel 1992 (secondo) e nel 2006, e ha vinto diverse edizioni del Campionato a squadre con Vimar Marostica. Ha vestito più volte la maglia della Nazionale, vincendo tra l’altro la medaglia di bronzo in sesta scacchiera alle Olimpiadi di Novi Sad nel 1990.
Qualcuno ha  avanzato l’ipotesi che la  sua condizione, dopo l’infarto, sia diventata subito critica a causa dei soccorsi tardivi che avrebbero  portato a gravi danni cerebrali, lasciandolo in coma. Tuttavia la moglie ha smentito: “Non credo che ci sia stato un ritardo, sono intervenuti subito prima i poliziotti e poi i medici. Ma non si riusciva a rianimarlo. I membri del circolo scacchistico di Padova si erano anche  mobilitati per cercare di aiutarlo, organizzando una colletta per il trasferimento in Italia, ma le sue condizioni sono peggiorate rapidamente.
LA TRUFFA NEGLI  SCACCHI

Il gioco degli scacchi, spesso considerato una manifestazione di fair play, intelligenza e di  nobiltà, ma non è esente dal fenomeno dell’imbroglio, che si presenta in molteplici forme e tecniche. L’imbroglio negli scacchi non è un fenomeno recente e ha radici storiche profonde. Dalle intese finanziarie dell’epoca classica fino agli attuali micro-auricolari e agli aiuti informatici, l’imbroglio ha assunto forme diverse nel corso del tempo. Tuttavia, l’ampiezza e la sofisticazione che ha assunto nell’era tecnologica suscitano preoccupazioni senza precedenti.

Esploriamo  le varie modalità di imbroglio, le loro implicazioni e le misure adottate per garantire l’integrità del gioco.

Tecniche di imbroglio tradizionali

Le tecniche di imbroglio tradizionali negli scacchi includono pratiche come la perdita volontaria in cambio di denaro, i pareggi concordati e la ripresa delle mosse. La perdita volontaria è una pratica in cui un giocatore accetta di perdere una partita in cambio di un compenso finanziario. Questa forma di imbroglio è stata riscontrata in vari sport e, sebbene sia severamente vietata, ha avuto luogo anche nel mondo degli scacchi. Nonostante sia relativamente rara, quando viene scoperta, questa pratica può portare a sanzioni severe.

Un’altra forma di imbroglio tradizionale è quella dei pareggi concordati, dove i giocatori decidono in anticipo di terminare la partita in pareggio. Questo può avvenire per vari motivi, per risparmiare energie per partite successive o per mantenere una posizione di classifica. È come se due amici decidessero di condividere un dessert: “O mangiamo insieme o nessuno avrà la torta”.Chiaramente  le intese segrete per concordare un pareggio possono minare la competizione e sono state oggetto di regolamenti da parte della Federazione Internazionale degli Scacchi (FIDE). La FIDE ha introdotto regole come la “regola di Sofia”, che limita la proposta di pareggio in determinate situazioni per prevenire abusi.

E che dire della ripresa delle mosse? Ah, il classico “oops, non intendevo muovere quel pezzo”. Questo trucco è accettabile tra amici, ma in un torneo ufficiale?

Un altro esempio è la ripresa della mossa, una pratica che può avvenire in contesti amatoriali. Anche se generalmente accettata tra amici, in competizioni ufficiali questa azione è vietata, poiché una volta che un pezzo è stato lasciato in una casa, la mossa è considerata definitiva. La ripresa di una mossa può portare a gravi controversie, specialmente se avviene in tornei di alto livello.

E se non ci credete, chiedete a Garry Kasparov, che ha avuto un piccolo “incidente” con un cavallo durante una partita. Durante una partita con Judit Polgar, il campione del mondo ha spostato il suo cavallo, lo ha lasciato, prima di spostarlo su un’altra casella!

L’imbroglio nell’era tecnologica

Con l’avvento della tecnologia, l’imbroglio ha deciso di aggiornarsi. I computer moderni possono analizzare le posizioni con una precisione che nemmeno il miglior amico di Sherlock Holmes potrebbe eguagliare. E non dimentichiamo i dispositivi elettronici! Smartphone, auricolari, braccialetti connessi… sembra di essere all’ultima fiera della tecnologia piuttosto che a un torneo di scacchi. Questi strumenti consentono ai giocatori di ricevere suggerimenti sui movimenti durante le partite, creando un vantaggio ineguagliabile.

Un esempio emblematico di questo tipo di imbroglio si è verificato durante l’Olimpiade del 2010, quando Sébastien Feller è stato sospettato di ricevere assistenza esterna per le sue mosse. Le indagini hanno rivelato che i suoi complici, tra cui il capitano della squadra, trasmettevano le mosse vincenti tramite SMS. Questo caso ha suscitato un grande scalpore e ha portato a sanzioni severe per i coinvolti.

Un altro caso di grande rilevanza è quello di Magnus Carlsen, numero uno al mondo, che nel 2022 ha sollevato sospetti riguardo alla legittimità delle prestazioni di Hans Niemann, un giovane giocatore che aveva già ammesso di aver imbrogliato online in passato. Nonostante Carlsen non avesse prove concrete, il suo sospetto ha scatenato una serie di dibattiti e polemiche, evidenziando come anche i migliori giocatori possano dubitare dell’integrità dei loro avversari.

Misure di controllo e regolamenti

In risposta all’emergere di tecniche di imbroglio sia tradizionali che moderne, la FIDE e le federazioni nazionali hanno implementato misure di controllo rigorose. Queste misure includono la sorveglianza durante le partite, l’uso di webcam per monitorare il comportamento dei giocatori e il divieto di dispositivi elettronici all’interno delle sale di gioco. Durante i tornei online, i giocatori sono spesso tenuti a condividere il loro schermo e a essere filmati in tempo reale per garantire che non ricevano aiuti esterni.

ll metodo del prof Regan

L’analisi delle partite e il metodo sviluppato dal professor Kenneth Regan rappresentano strumenti avanzati nella lotta contro l’imbroglio nel gioco degli scacchi. Regan, un rinomato statistico e maestro internazionale, ha creato un algoritmo che consente di confrontare in modo dettagliato le mosse giocate da un giocatore con quelle suggerite da un motore di scacchi di riferimento. Questa analisi è fondamentale per rilevare comportamenti sospetti, poiché permette di identificare eventuali anomalie nel gioco.

Il principio di funzionamento di questo algoritmo è relativamente semplice: ogni mossa del giocatore viene confrontata con le prime scelte del motore. Tuttavia, il vero valore dell’analisi risiede nella capacità di ponderare i risultati in base a diversi fattori, come la difficoltà della posizione, il tempo di riflessione e il livello presunto del giocatore. Ad esempio, se un giocatore riesce a indovinare la mossa migliore in una posizione particolarmente semplice, ciò non è necessariamente un indicatore di imbroglio. Al contrario, se un giocatore esegue la mossa migliore in una situazione complessa, con solo pochi secondi disponibili, ciò potrebbe destare sospetti.

Un aspetto particolarmente interessante dell’algoritmo di Regan è la sua capacità di determinare la frequenza delle mosse “perfette” o quasi perfette, confrontandole con la norma statistica. Se un giocatore presenta una serie di mosse straordinariamente buone, ciò potrebbe essere un segnale di allerta, soprattutto se queste mosse risultano sorprendenti dal punto di vista umano. Tuttavia, è importante notare che anche il più sofisticato degli algoritmi non può fornire prove definitive in tutti i casi. Un giocatore potrebbe semplicemente avere una giornata eccezionale, mentre un imbroglione potrebbe scegliere di utilizzare suggerimenti solo nei momenti chiave per mantenere un profilo basso.

La questione dei bagni è un altro punto critico nella lotta contro l’imbroglio. Questi spazi sono difficili da monitorare durante le competizioni, il che li rende luoghi potenziali per attività illecite. Nel 2024, un caso emblematico è stato quello di Kirill Shevchenko, escluso dal Campionato di Spagna per sospetti di imbroglio legati a un telefono trovato in una cabina del bagno. Questo episodio ha messo in evidenza come i giocatori possano cercare di nascondere dispositivi elettronici per ricevere aiuti esterni, rendendo i bagni un punto critico nella sorveglianza dei tornei.

Già nel 2006, il “toiletgate” aveva scosso il mondo degli scacchi, con varie accuse di imbroglio legate all’uso di dispositivi elettronici nei bagni. Nel 2015, Gaioz Nigalidze era stato scoperto con un telefono nascosto in bagno, mentre nel 2019 il grande maestro Igor Rausis era stato sorpreso con un dispositivo simile durante l’Open di Strasburgo. Entrambi i casi hanno portato a sanzioni severe, inclusi divieti di partecipazione a competizioni ufficiali.

Negli ultimi anni, gli organizzatori di tornei hanno cercato di affrontare questa problematica implementando misure di sicurezza più rigorose. Ad esempio, nel 2019, durante il Campionato d’Europa individuale femminile, è stata installata una tecnologia in grado di captare i segnali emessi dai telefoni nei bagni, inviandoli direttamente ai computer degli organizzatori. Queste misure evidenziano la crescente necessità di proteggere l’integrità delle competizioni e di garantire che i giocatori non possano approfittare di situazioni favorevoli.

Il clima di sospetto può portare a conseguenze significative. La reputazione di un giocatore può essere danneggiata da accuse di imbroglio, anche se infondate, e ciò può influenzare negativamente il loro morale e il piacere di giocare. Inoltre, la fiducia del pubblico nel gioco degli scacchi è fondamentale per il suo successo. Quando sorgono scandali di imbroglio, la fiducia del pubblico viene minata, e ciò può ridurre l’interesse e la partecipazione a eventi scacchistici. L’esempio del doping nel ciclismo illustra come le accuse di imbroglio possano portare a un declino dell’interesse per uno sport, e i dirigenti degli scacchi temono che una situazione simile possa verificarsi nel loro ambito.

In risposta a queste sfide, le misure di sicurezza stanno aumentando, ma ciò comporta anche costi aggiuntivi e complicazioni logistiche per l’organizzazione dei tornei. Mentre i grandi eventi possono permettersi di implementare sistemi di controllo rigorosi, i piccoli club e i tornei locali potrebbero non avere le stesse risorse, creando disparità significative nelle opportunità di competizione e nell’integrità del gioco. È fondamentale che le federazioni e gli organizzatori trovino un equilibrio tra la necessità di sicurezza e la volontà di mantenere il gioco accessibile e piacevole per tutti i partecipanti.

Nonostante queste sfide, la maggior parte dei giocatori, siano essi amatori o professionisti, rimane profondamente legata all’etica e alla bellezza del gioco degli scacchi. La truffa, sebbene presente, è ancora un fenomeno minoritario, e la maggior parte dei giocatori si impegna a garantire che il gioco rimanga leale e giusto. Le tecnologie e i metodi di rilevamento continuano a migliorare, e la comunità scacchistica è impegnata a garantire che il gioco rimanga un’attività rispettosa e divertente.

In conclusione, la lotta contro l’imbroglio richiede un impegno collettivo da parte di tutti gli attori coinvolti nel mondo degli scacchi. Solo con rigore e adattamento alle nuove minacce sarà possibile mantenere l’integrità del gioco e garantire che i giocatori possano continuare a divertirsi e a competere in un ambiente giusto e rispettoso. Mantenere la trasparenza e la fiducia nel gioco è essenziale per il suo futuro, e la comunità degli scacchi deve lavorare insieme per affrontare le sfide che si presentano.

E ricordate: nel gioco degli scacchi, come nella vita, è sempre meglio vincere (o perdere) con onore piuttosto che con un telefonino in bagno!

 

 

 

 

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