L’anno che verrà

Un anno importante di fronte a noi,  l’orgoglio del Centurini

A nome mio e di tutto il Consiglio Direttivo, rivolgo un caro augurio di Buon Anno a tutti i soci e a tutti gli scacchisti che ci seguono. È stato un anno che certamente non dimenticheremo e non avremo voglia di rivivere, forse per alcuni di noi il peggior anno di sempre. Naturalmente il primo pensiero va a chi ci ha lasciato, e sono stati molti, in Italia e nel mondo. La pandemia non solo ha causato e causa  sofferenza e morti ma ha  dato un duro colpo anche alle nostre certezze. Pensavamo forse di essere invincibili con la nostra tecnologia e le nostre conoscenze e invece quello che è successo  ha messo a nudo tutte le nostre fragilità.

Oggi l’uscita dal tunnel, con l’inizio della campagna vaccinale,  la stiamo finalmente vedendo, ma abbiamo di fronte ancora diversi mesi di resistenza e di impegno solidale  per uscire da una situazione difficile per la nostra salute e per il nostro futuro,  che  aumenta le fragilità e accresce pericolosamente  le disuguaglianze.

Negli scacchi, l’anno che si va a concludere è stato complicato, incredibile e paradossale. In mezzo a tante difficoltà (tornei cancellati, circoli chiusi, Cis rinviato), l’anno finisce con un rinnovato interesse per gli scacchi, con la   notevole  espansione  del gioco sulle piattaforme “on line” e, da ottobre,  una serie televisiva “La regina degli Scacchi” che ha riscosso un successo planetario, avvicinando curiosi ed appassionati come mai era accaduto prima.

Noi, come ogni altra associazione, ci siamo trovati  a dover tutelare in primis la salute dei nostri tesserati seguendo le regole dettate dal Governo e dal CONI in materia di sicurezza, al fine di poter riprendere, appena possibile, l’attività scacchistica.

A settembre abbiamo riaperto la sede, con postazioni di gioco  in sicurezza, ripreso e terminato il campionato provinciale che era stato interrotto nel mese di febbraio. Avevamo anche rilanciato   le tradizionali gare semilampo  in sede  e stavamo programmando  nuove interessanti  iniziative, quando è giunta la nuova chiusura imposta da un’ordinanza regionale. Una considerazione a margine: l’obiettivo della tutela della salute va perseguito sempre, ma va fatto   in modo unitario e con coerenza. L’ulteriore stretta nei confronti della rete associativa  presente sul territorio (mentre pubblici esercizi  come bar o ristoranti sono aperti in zona gialla fino alle ore 18) ha invece indebolito  realtà preziose per la tenuta del tessuto sociale e che probabilmente meglio di altre rispondono ai bisogni della popolazione.

Detto  questo, nonostante tutte le difficoltà, va sottolineato che proprio quest’anno il Circolo ha saputo cogliere alcuni importanti risultati, il primo dei quali è senza dubbio la formazione di un agguerrito e motivato Gruppo Giovani, con ragazzi che hanno iniziato a vedersi ogni sabato mattina al Circolo per poi proseguire, dopo la chiusura della sede, le sessioni interattive di allenamento su internet. Da anni perseguivamo questo obiettivo, ma solo ora, grazie al contributo di Nicolò Tripi, siamo riusciti a dare continuità e consistenza ad un gruppo che è destinato a darci belle soddisfazioni in futuro.  I ragazzi partecipano anche con buone prestazioni  al campionato amichevole under 18  e due di loro, al nazionale giovanile Fsi, hanno ottenuto un ottimo piazzamento: Lorenzo Benedetti, nono nell’under 18, e Tommaso Bricola, sesto nell’under 16. E peccato che non abbia potuto partecipare alla competizione un altro giocatore emergente come Rocco Vairo, che avrebbe sicuramente fatto la sua parte. Ne ho citato solo tre, ma vi sono altri ragazzi promettenti che conoscerete presto. Non sono il futuro del Centurini, come retoricamente spesso  si dice, sono ormai il presente. Al tempo stesso, sempre in rete, abbiamo proseguito con i tornei del grand prix e organizzato la gara annuale dell’Istituto Internazionale di Tecnologia.

Con piacere annuncio che si sono avvicinati, al circolo, proprio in questo periodo, nuovi soci, e fra questi mi piace ricordare Alberto Diaspro, docente di Nanotecnologie all’Università di Genova e ricercatore IIT, che metterà a disposizione le sue conoscenze anche nei nostri prossimi appuntamenti.

Un’altra bella notizia  è arrivata proprio negli ultimi giorni ed è stato proprio un bel regalo di Natale:  la GMI Martha Fierro  il prossimo anno giocherà col Centurini nel campionato italiano a squadre. Una grande risorsa e un punto di riferimento di prestigio per tutti. La nostra “regina degli scacchi”.

Ma insieme ai nuovi arrivati, voglio rivolgere   un saluto fraterno anche a tutti i  nostri insostituibili “decani”,  soci  come  Paolo Silvestri che quest’anno festeggerà le sue “nozze d’oro” con il Circolo, cinquant’anni insieme dal 1971.  E che tante storie ancora potrebbe raccontarci.

Per il 2021  il Circolo è pronto a ripartire di gran carriera. Dal 9 all’11 aprile avremo la XXIII edizione  del torneo internazionale al Novotel, che quest’anno sarà arricchita, ai margini dell’evento, da due iniziative collaterali di qualità,  che faranno da degno corollario  alla manifestazione: un incontro sulle politiche giovanili e  gli scacchi con  la partecipazione di Martha Fierro, Console dell’Ecuador e GMI, il sociologo e scacchista Agostino Petrillo, un interlocutore istituzionale della Regione Liguria e Raffaele Di Paolo, delegato regionale FSI;  e un’altra interessante e brillante conferenza su scacchi e intelligenza artificiale, tenuta  Alberto Diaspro.

Quest’anno non è stato possibile convocare l’assemblea annuale a dicembre per le note ragioni, ma lo faremo appena possibile, anche perché  molta è la carne al fuoco,  tante sono le idee e i contributi che devono venire dai soci.

La quota di iscrizione al Circolo anche quest’anno rimane invariata nella misura di 70 euro (di cui 29  per assicurazione e cral amt).  La tessera agonistica diminuisce a 36 euro; la tessera ordinaria a 21 euro; la tessera junior a 7 euro.

Di una cosa siamo certi: ora più che mai questo sodalizio, come tutti i club,  ha bisogno del sostegno dei suoi soci perché, al di là di internet e del gioco virtuale,  i Circoli continueranno sempre ad essere insostituibili per la loro importanza strategica fondamentale, perché sono l’architrave della federazione e del movimento, perché sono insostituibili realtà aggregative. E i nostri soci, tutti indistintamente,  dal NC al maestro,  devono avere la consapevolezza e l’orgoglio di rappresentare, a maggior ragione in questa fase, una comunità di persone, che vengono da lontano  ma hanno ancora tanto da fare. Non siamo mai stati un insieme qualunque di individui, siamo il Centurini!

Marco Faggiani

CAMPIONATO GIOVANILE ON LINE: BRICOLA SESTO NEGLI UNDER 16, BENEDETTI NONO NEGLI UNDER 18

A causa della pandemia, quest’anno  i campionati giovanili under 18 hanno traslocato sulla  piattaforma di gioco Internet Premium Arena, dove si sono confrontati, il 12 e 13 dicembre,  203 giocatori in rappresentanza di tutte le regioni italiane.  I titoli assegnati sono stati dodici, dagli U8 agli Under 18 (sei maschili e sei femminili) I ca mpioni on line sono: il torinese Riccardo Costalonga (U8), la barese Miriam Marrone (U8F), il palermitano Alberto Ganci (U10), la milanese Bianca Pavesi (U10F), il bolognese Dario Brini (U12), la palermitana Alessia Natoli (U12F), il palermitano Alessio Musso (U14), la palermitana Enrica Zito (U14F), il comasco Leonardo Bolognese (U16), la cagliaritana Francesca Garau (U16F), il grossetano Leonardo Russo (U18) e la barese Angela Flavia Grimaldi (U18F).

Erano dieci i giocatori i giovani giocatori  liguri partecipanti: dal Centurini Tommaso Bricola e Lorenzo Benedetti, da Savona Libero Zunino e Alice Lineo, da Spezia Federico Massazza,  da Santa Margherita: Mattia Ronco, Sofia Podestà, Andrea Piccardo, Sofia Arpe e Silvia Simonovici.

Benedetti e Bricola hanno confermato il loro buon momento. Lorenzo si è classificato al nono posto nel torneo Under 18  e Tommaso sesto negli Under 16.

LUIGI MAGGI NUOVO PRESIDENTE  FSI CHE CERCA DI VOLTARE PAGINA

Si è svolta il 20 dicembre 2020, all’hotel Hilton Gardenn Inn di Milano, l’Assemblea elettiva della Federazione Scacchistica Italiana che ha eletto il nuovo Presidente Luigi Maggi e il nuovo Consiglio federale composto da Lorenzo Antonelli, Maurizio Caposciutti, Francesca Capuano, Marta Consalvi, Fabrizio Frigieri, Veronika Goi, Angelo Martorelli , Riccardo Merendino, Roberto Rivello, Giampaolo Torselli. Giovanni Trifoglio è stato eletto Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.

A conclusione dell’Assemblea si è svolto il primo Consiglio federale dove sono risultati eletti i due Vicepresidenti: Lorenzo Antonelli (vicepresidente vicario) e Roberto Rivello (vicepresidente).

Luigi Maggi, 62 anni,  che sostituisce GIanpietro Pagnoncelli incarica dal 2005,  è attualmente amministratore di una Società che si occupa di sviluppo delle Risorse Umane e si è formato come dirigente sportivo ricoprendo – a partire dal 2007 – numerosi ruoli nel Comitato Regionale Lazio, del quale è Presidente dal 2013, oltre a ruoli a livello nazionale e nel CONI.

Maggi, cui vanno le nostre felicitazioni e augurio di buon lavoro, ha davanti a sé una fase certo complicata ma anche  interessante: da una parte deve gestire la difficile la situazione esistente a causa della pandemia, dall’altra deve gestire intelligentemente il processo di trasformazione degli scacchi  sempre più orientati al gioco  on line. L’obiettivo è chiaramente quello di diffondere il gioco e aumentare il numero degli appassionati, in calo nel 2020 per le note ragioni.

Situazione tesserati Fsi:

Tipo         2018 2019    2020
Agonisti 2019 5.224  2020 4.855
Ordinari 2019 2.572  2020 2.049
Junior     2019 7.895  2020 4.709
Totale      2019 15.691  2020 11.613

Il saluto del neo Presidente agli scacchisti italiani:

Quando ho iniziato a operare come dirigente sportivo per restituire agli scacchi quello che mi avevano dato da giovane, mai avrei immaginato di diventare Presidente della Federazione Scacchistica Italiana.
Sono onorato di essere stato chiamato a presiedere la nostra Federazione e di succedere a quanti hanno impresso il loro segno nella storia degli scacchi italiani.
Forse nessuno a Varese, in quel lontano 20 settembre 1920, ha sognato una Federazione centenaria. Oggi la vediamo. Tutti noi, ed io per primo, abbiamo la responsabilità di gettare le basi per un secondo secolo di storia e di rendere gli scacchi sempre più presenti nella nostra società.
Nei giorni difficili che sta vivendo la comunità nazionale, il Governo e le Istituzioni sovraordinate alla nostra Federazione hanno preso delle misure di contenimento della pandemia che limitano lo sport e pertanto anche le manifestazioni scacchistiche.
Non possiamo che rispettarle anche se stiamo cercando di chiarire con il CONI alcune caratteristiche dei nostri tornei d’interesse nazionale.
Supereremo insieme le difficoltà perché credo nel valore del motto “Gens una sumus”.
Auguro alla comunità scacchistica e a tutti coloro che amano gli scacchi un sereno
Natale e Buon Anno.

GLI ULTIMI TORNEI “ON LINE” GENOVESI GIOCATI SULLA PIATTAFORMA LICHESS

MOLINA RE A SANTO STEFANO

26 Dicembre

Nella serata di Santo Stefano Fabrizio Molina, fromboliere della squadra del Centurini nel campionato a squadre, vince con 6,5 su 7  il GP 5’+3″ (una sola patta con Cusato). Una bella gara cui hanno partecipato 28 giocatori, alcuni dei quali appena registrai sul team del gruppo come l’amico Giancarlo Badano del circolo di  Acqui. In seconda posizione Giuseppe Poli, sempre tonico, e in terza Tommaso Bricola, ormai una realtà

1° Fabrizio Molina p . 6,5

2° Giuseppe Poli p. 5,5

3° Tommaso Bricola p. 5

4° Riccardo Del Nevo  p.5

5° Alessandro Mandolini  p. 5

6° Ezio Alberto Giorgi p. 5

7° Davide Cusato p.  4

8° Emanuele D’Amore p. 4

9°  Andrea Piccardo p. 4

10° Massimo Rivara p. 4

11° Massimo Menichini p. 4

12° Edoardo Valle p. 4

13° Claudio Nicolis p. 4

14° Sergio Nanni p. 3

15° Giancarlo Badano p. 3

16° Ivano Calà p. 3

17° Marco Faggiani p. 3

18° Pierpaolo Pelò p. 3

19° Daniele Dezman p. 3

20° Alessandro Biancotti p.3

21° Fabio Nini p. 3

22° Antonio Di Francesco p. 2

23° Lorenzo Catani p. 2

24° Lorenzo Danesi p. 2

25° Alice Lineo p. 1

26° Davide Montaldo 0,5 (su 1)

27° Pierdante Lanzavecchia 0,5 (su 2)

28° Giovanni Collareta 0 (su 1)

IL “FARAONE” VINCE  A NOVEMBRE

30 Novembre

Massimo Menichini non si è smentito e si è aggiudicato con uno splendido en plein la puntata di novembre del grand prix 5+3 del Centurini

1° Massimo Menichini p 7

2° Davide Cusato p.5,5

3° Marco Faggiani p. 5

4°Claudio Nicolis p. 4

5° Massimo Rivara p. 4

6° Federico Tessari  p.3,5

7° Lorenzo Benedetti p. 3,5

8° Daniele Masala p. 3,5

9° Ezio Alberto Giorgi p. 3,5

10° Antonio Di Francesco p. 3

11° Lorenzo Danesi p. 3

12° Elia Sommovigo p. 3

13° Edoardo Valle p. 2.5

14° Lorenzo Catani 2,5

15° Ivano Calà p. 2

16° Pierpaolo Pelò p. 1

BUZZONI ALL’XI MEMORIAL VALENTINI

5 dicembre

Eugenio Buzzoni, lo ricordiamo giovanissimo al Centurini in piazza Giustiniani, con un bel ritorno  agonistico, si è imposto nel torneo on line Valentini

1° Eugenio Buzzoni 7,5/9

2° Vincenzo Manfredi p. 7

3° Alberto Mortola p. 7

4° Alessandro Mandolini p. 7

5° Danilo Altieri p. 6.5

6° Massimo   Menichini p. 6

7°  Alessandro Biancottip. 5,5

8° Satta Lorenzo p. 5.5

9° Mazzotti Filippo p. 5,5

10 Davide Cusato p. 5

seguono altri ventitré giocatori

TORNEO DI NATALE

20 dicembre

Il torneo di Natale, organizzato da Liguria Scacchi on line, che raggruppa tutti i circoli liguri, ha visto la vittoria secca di Alessandro Mandolini.

1° Alessandro Mandolini p. 10

2° Giovanni Collareta 8,5

3° Massimo Menichini p.8

4° Alessandro Biancotti p.8

5° Claudio Mercandelli p.7

6° Massimiliano Traverso 6,5

7°Fabio Marino 6,5

8° Riccardo Montani 6,5

9° Davide Cusato 6

10° Massimo Rivara 6

Seguono altri 22 giocatori

 LA REGINA DEGLI SCACCHI: CONTINUA IL BOOM 

La serie “La Regina degli Scacchi ha attirato  un interesse, mediatico e non solo, sul nostro gioco  che non si registrava dai tempi della sfida Spassky-Fischer del 1972.  Nelle ultime settimane set e libri di scacchi  sono stati venduti come mai prima d’ora. Così è avvenuto anche in Italia. Netflix non si trova in tutte le case, ma dal 23 ottobre 62 milioni di famiglie in tutto il mondo hanno guardato “La Regina degli Scacchi”. Aldo Grasso, famoso critico televisivo del Corriere della Sera se lo spiega così: “La serie più sorprendente è senz’altro la “Regina degli Scacchi”, autentico gioiello Netflix. Ispirata ad un romanzo di Valter Tevis del 1983, racconta la vita di Beth Harmon che da bambina accolta in un orfanatrofio del Kentucky dopo la morte della madre, diventa campionessa affermata di scacchi, dotata di un talento e di un intuito assolutamente non comuni. È un viaggio nel mondo  degli scacchi con le sue regole, i suoi codici e i suoi riti tramandati nei secoli; ma è anche un percorso dentro l’anima affascinante e ossessiva di Beth, una Anya-Taylor-Joy capace di catturare e sedurre”.

L’APERTURA SAMPIERDARENA

Riccardo Moneta

https://unoscacchista.com

Quasi 50 anni fa un lettore della gloriosa “l’Italia Scacchistica” (era il giugno 1967) si rivolgeva così alla sua rivista nella rubrica “il lettore scrive”:

“Egregio sig. Ferrantes, dopo quanto riportato in “Poesia, teoria e pratica” circa l’apertura 1.g2-g4, desidero fare alcune precisazioni che ho omesso sia in occasione della recensione del libro di H. Grob “Grob’s Angriff” con il titolo “Una nuova apertura”, sia dopo quanto pubblicato nel 1965. L’apertura 1.g2-g4 fu studiata e praticata nel Circolo Scacchistico Genovese Luigi Centurini negli anni intorno al 1920 ed era chiamata scherzosamente “apertura Flick”. Dopo la simultanea di Tartakower a Sampierdarena fu chiamata “Apertura Genovese”. Lo stesso maestro H.Grob nel volumetto “Die Eroffnungen in der Schachpartie” (Zurigo 58), la chiama a pagina 90 “Genuesische”. … Ritengo giusto ristabilire la paternità di una vecchia apertura (firmato Matteo Molinari-Genova)”.

Cinquanta anni fa non esistevano ancora mails o Whats App, quindi la risposta scritta arrivava per solito, stesso mezzo, su un successivo numero del mensile. In questo caso a rispondere fu, nel numero 745 di novembre, un altro genovese, il noto storico Adriano Chicco. Così:

“Apertura Genovese. Ritorno brevemente sulla questione, dopo i chiarimenti del dr. Molinari. Ritengo che il primo teorico di fama mondiale che abbia dato un nome all’apertura sia Tartakower. Egli ne accennò nei suoi articoli sugli “Scacchi nel 1930” pubblicati su varie riviste europee. Nell’Echiquier di quell’anno (pag.942), come anche nella nostra rivista (pa.345) egli così scriveva: “Molto astute sono le mosse iniziali 1.b4, 1.f4, come pure 1.g4 (Apertura Sampierdarena)”.

Il nome di Difesa Genovese dovrebbe piuttosto adottarsi per il seguito 1….e6, 2….g6, 3…. Ag7, 4…..b6, 5….Ab7, 6…..Ce7; illustrato, proprio con il nome di Difesa Genovese, sull’Alfiere di Re 1924 (pag.139) e 1925 (pag.2) da Dolci e Acerbi (firmato Adriano Chicco-Genova)”.

Lo stesso Chicco, nel suo “Dizionario Enciclopedico degli Scacchi” (1971) si sarebbe poi espresso così nel paragrafo dedicato a Grob: “….. ha scritto numerose opere sulle aperture, come “Angriff g2-g4” (Zurigo 1942), attacco che fu poi chiamato Grob, sebbene già noto da tempo e chiamato da Tartakower nel 1930 “apertura Sampierdarena”.

Nel frattempo, come si legge nel n. 740 di I.S., alla storica rivista era pure giunta una lettera del noto giocatore spezzino Arnaldo Pace per dare notizia di aver trovato un’altra denominazione dell’apertura in argomento, ovvero “Apertura Ahlhausen”. Enrico Paoli, tenutario della rubrica “Poesia, teoria e pratica” precisava:

“Il Pace non conosce né l’origine né l’anzianità di tale denominazione, però sa che essa ricorre in diverse pubblicazioni: “Formulario de Ajedrez” di J.Ganzo (Madrid 1951), “Clave de las Aperturas” di M.Euwe/R.Fine, Buenos Aires 1954 e “Dicionario Tecnologico e Filosofico do Jogadar de Xadrez” di J.V.Monteiro, Brasile 1958”.    

In conclusione e riepilogando: sulla 1.g2-g4, nonostante gli studi del Circolo Centurini degli anni Venti, nonostante la benedizione di Savelij Tartakower che già nel 1930 l’aveva nominata “Sampierdarena” (che è un quartiere di Genova), nonostante lo stesso Grob l’avesse chiamata nel 1958 “Genovese”, ecco, i genovesi evidentemente pagarono le loro stesse esitazioni/dispute o altro, aspetti tipici della recente cultura e consuetudine italica in genere, e cedettero il passo al testo del 1942 dell’attento e studioso Grob, facendosi soffiare la paternità e la denominazione dell’apertura.

Fra Sampierdarena, Struppa, Sturla e Marassi, vince insomma, e senza manco soffrire troppo, lo svizzero di lingua tedesca Henri Grob (1904-74), pittore e commerciante di libri. Da lì, ormai, prevalente nel mondo la voce di “Attacco Grob”.

Ma su! Non lamentiamoci troppo noi italiani, che abbiamo avuto l’onore, grazie a protagonisti molto più antichi e molto più importanti, di vedere utilizzato in tutto il mondo il nome di “Difesa Siciliana”, o di “Apertura Ponziani”, o di “Partita Italiana” o di “Gambetto Greco” (Gioacchino).

E poi, ci perdonino i genovesi Molinari e Chicco e i soci del C.S. Centurini, forse anche altri prima dei genovesi potevano vantare concreti diritti sulla 1.g2-g4, a cominciare da un certo signore di Berlino che era sconosciuto al Pace, Carl Ahlhausen (1835-1892) e che pare fu tra i primi di cui si ebbe notizia farne uso.

E non dimentichiamo che in Slovacchia qualcuno ancora la chiama “Apertura Fric”, e altrove qualcun altro “Apertura di Kolibri”, e altrove ancora “Apertura Spike”.

Fatto sta che nell’Enciclopedia delle Aperture la 1.g2-g4 non brilla di propria luce, restando classificata nel cesto delle “aperture irregolari” sotto il codice anonimo e poco elegante “00”. E penso ci resterà molto a lungo.

Però, nonostante il desolante “00”, ecco che a dar luce all’immensità planetaria del nostro gioco spuntano fuori ovunque nomi di varianti e sottovarianti dell’Attacco Grob. Ne cito solo alcuni: il Gambetto Fritz (1.g4,d5 2.Ag2,Axg4 3.c4), il Gambetto Basman (1.g4,d5 2.Ag2,h5 3.gxh5), l’Attacco Spike (1.g4,d5 2.Ag2,c6 3.g5), il Gambetto Zilbermins (1.g4,d5 2.e4,dxe4 3.Cc3), la difesa Keene (1.g4,d5 2.h3,e5 3.Ag2,c6), il Gambetto Alessi (1.g4,f5), la Doppia Grob (1.g4,g5), la Difesa Bucker (1.g4,Ch6) ed altre.

E per “altre” guardate e divertitevi qui.

Perbacco, forse abbiamo dimenticato di dire se l’attacco Grob è da considerare buono o no. Ecco, chiaramente la cosa qui poco ci interessa.

Limitiamoci a riportare l’opinione di Andrew Martin, che nel 2011 su ChessBase scrisse un lungo articolo sulla Grob:

“I don’t have the capacity to cover the entire Grob in one article, but I assure you that 1.g4 is not easy to meet, especially as there is a tendency to overreact when confronted with nonsense like this. But please note the pressure on d5 and beyond at b7”

(“non ho la capacità di coprire l’intera Grob in un articolo, ma vi assicuro che 1.g4 non è facile da incontrare, soprattutto perché vi è una tendenza a reagire in modo eccessivo quando ci si confronta con sciocchezze come questa …”).

Se poi v’interessano i fatti e non le opinioni, allora andate a consultare il database di 365Chess.com, che rilascia oggi queste statistiche per l’Apertura Grob: giocate 840, vittorie bianco 37,3%, patte 17,7%, vittorie nero 45%. Nel 60% dei casi la risposta del nero a 1.g4 è 1. … d5.

Buon divertimento!

Il mezzaro della conoscenza

di Alberto Diaspro
Scienza e tecnologia compongono a Genova un superbo mezzaro. La cornice arricchita dai luoghi della scienza e delle idee si ricompone al centro dove tra una sfumatura e l’altra potete immaginare l’albero delle rose o della Vita. Lele Luzzati lo ha fatto diventare moderno con fondali che richiamano panorami mozzafiato e fantasie contemporanee. L’innovazione che ammanta Genova avrebbe potuto suggerirgli di trasferire dalla ceramica le sue grandi figure di scacchi per illustrare una avvincente partita tra Marco Faggiani, presidente del Circolo Scacchistico Centurini, e “daVinci-1”, il super calcolatore di Leonardo. Una macchina con 100 unità di supercalcolo, capace di 5 milioni di miliardi di calcoli al secondo, dotata delle più avanzate tecnologie e di una capacità di memoria dell’ordine di decine di milioni di miliardi di unità di informazione.
Il mezzaro, dall’arabo mi’zar «velo», fiore all’occhiello della teleria Rivara dal 1802, può coprire il capo o un divano mentre racconta una infinità di storie. Siamo oltre la sfida uomo-macchina. “Il gioco è cambiato” con il trionfo dell’intelligenza artificiale sancisce “Science”, prestigiosa rivista di scienza. Da Londra gli “algoritmi Alpha” di Deep Mind permettono di “risolvere” l’organizzazione tridimensionale del “piegamento” di una proteina. Intelligenza artificiale e elettronica potente e veloce sono al servizio della conoscenza. Certo il mezzaro può celare qualunque cosa ma la potenza di calcolo e di ragionamento che abbiamo sotto le dita ci fa di “vedere” in un’ora quello che prima richiedeva oltre un milione di ore. Possiamo “prevedere” come si organizzano le proteine chiave per SARS-COV-2 ed elaborare delle mosse farmacologiche in tempo utile. Possiamo assistere ad una partita a scacchi “veloce” tra le proteine del virus e le molecole capaci di “dare il matto”, valutandone tutte le possibili varianti.
L’emergenza COVID-19 ha ribadito quanto sia cruciale avere sistemi intelligenti capaci di sfruttare ogni tipo di messaggio, di informazione per immagini e numeri. A Genova possiamo produrre i dati e le immagini, possiamo osservare nel loro ambiente più naturale fatto di cellule, tessuti e organi gli effetti dei differenti ripiegamenti delle proteine e la relazione che c’è col modo in cui il DNA si organizza e rilascia informazioni. Possiamo vedere gli effetti delle funzioni regolatorie e di trascrizione nelle singole cellule di cui siamo composti. Sulla collina degli Erzelli, le ricercatrici e i ricercatori di Nanoscopia e di Microscopia e Spettroscopia Molecolare dell’IIT hanno ideato e sviluppato metodi ottici avanzati per osservare il vivente scandagliandolo con precisione al miliardesimo di metro e raccogliendone i messaggi “fotonici” nello spazio e nel tempo inventando nuovi occhi e plasmando la luce come fosse la foggiatura dell’argilla prima di diventare una preziosa ceramica.
Agli Erzelli la ricerca in microscopia ha portato la creazione del Nikon Imaging Center, uno dei nove al mondo, e della start-up Genoa Instruments, specializzata in supermicroscopi. Ecco la ricerca di base, quella applicata e la tecnologia al centro del mezzero della conoscenza. A Valletta Puggia, al dipartimento di eccellenza di fisica dell’Università di Genova, è arrivato Stellaris 8, acquistato grazie a una cooperazione multidipartimentale e di Ateneo. È il primo Stellaris8 dotato di superisoluzione, eccitazione multifotonica e conteggio di fotoni che Leica Microsystems ha installato al mondo. Super risoluzione, eccitazione multifotonica e conteggio di fotoni sono temi di ricerca sviluppati a Genova sin dalla metà degli anni ottanta. Così gli studenti dell’Università di Genova sono stati i primi al mondo a potere salire sulla rossa Ferrari dei microscopi ottici.
Gli studenti e la ricerca di base vanno sostenuti sempre perchè non c’è investimento migliore che quello per far crescere e trasmettere la conoscenza. Il “vaccino in un anno” non è frutto della richiesta “fatemi il vaccino in un anno” ma di quello che nei laboratori, con fatica, si studiava da anni, spesso con scarsi investimenti. Questo mi ricorda “il caldo buono del focolare con le sue quattro capriole di fumo” del Natale di Ungaretti mentre da Londra le parole di un canto sul Tamigi incoraggiano a “dipingere il cielo notturno, mentre il mattino aspetta con un manto di stelle per tenere a bada l’oscurità”. (L.Gallagher, All you’re dreaming of, Down by the river Thames streaming, 5 dicembre).
LE PROSSIME OLIMPIADI A MOSCA NEL 2022 E A  BUDAPEST NEL 2024
Posticipata di un anno a seguito della pandemia, l’edizione 2020  delle Olimpiadi di scacchi è stata definitivamente cancellata dalla Fide. Le prossime olimpiadi si svolgeranno in Russia nel 2022 e due anni dopo a Budapest, in Ungheria, città unica candidata.
Sito ufficiale: http://www.fide.com

CHESS.COM: MVL ELIMINA CARLSEN, NAKAMURA RE DELLO “SPEED CHAMPIONSHIP”

Non si chiude bene l’anno per Carlsen, che non è riuscito vincere lo  speed Chess Championship, una combinata di prove blitz, ospitata dalla piattaforma Chess.com. La manifestazione on line è stata vinta da Hikaru Nakamura, che ha battuto nella finale Maxime Vachier Lagrave, che in precedenza aveva eliminato proprio l’asso norvegese.

«È stato un match molto teso e molto difficile», ha commentato al termine il vincitore. «Penso che ci siano stati alcuni momenti critici in cui sia io che Maxime abbiamo avuto la possibilità di portarci in grande vantaggio. Ma la sfida è rimasta invece molto equilibrata e alla fine sono riuscito a spuntarla grazie a un paio di belle partite bullet».


Pagina ufficiale: https://www.chess.com/