Promesse scacchistiche al Novotel

CAMPIONATO REGIONALE GIOVANI

Sono già una quarantina i giovani partecipanti iscritti  al prossimo campionato regionale Liguria che verrà disputato dal 18 al 20 giugno presso il Novotel di Genova Ovest.

I giocatori verranno suddivisi nelle sei categorie previste in base all’anno di nascita. Scorrendo l’elenco dei partecipanti già abbiamo individuato alcune promesse che saranno sicuramente protagoniste dell’attività scacchistica nella nostra regione nei prossimi anni.

Il Circolo quest’anno riesce a schierare otto giocatori grazie al lavoro svolto dal proprio Gruppo Giovani che proprio in questo ultimo anno è cresciuto qualitativamente e quantitativamente.

Venerdì 18 giugno: ore 17,00 1° turno; Sabato 19 giugno: ore 10,00 2° turno, ore 15,00 3° turno; Domenica 20 giugno: ore 10,00 4° turno, ore 15,00 5° turno.

Sono previste sei categorie di gioco, maschili e femminili:

PICCOLI ALFIERI (U8), anni di nascita 2013/14/15; PULCINI (U10) anno di nascita 2011/12; GIOVANISSIMI (U12) anno di nascita 2009/10; CADETTI (U14) anno di nascita 2007/08; ALLIEVI (U16) anno di nascita 2005/06; JUNIORES (U18) anno di nascita 2003/04.

Tornei con eventualmente meno di 6 giocatori saranno unificati con altri di fascia attigua pur mantenendo classifiche finali e calcoli di qualificazione separati.

Tempo di riflessione: 90 minuti + 30 secondi di abbuono dalla prima mossa. Sistema di abbinamento svizzero o all’italiana a seconda del numero di iscritti.

Quota di iscrizione: € 15  (sulla base dei protocolli federali in vigore, non si accettano iscrizioni in sede di gioco, ma solo con bonifico)

Bonifico sul c/c bancario intestato alla “Società Dilettantistica Genovese L. Centurini”.     Iban: IT89N 01030 01400 000003547036, indicando nella causale “nome e cognome, fascia di età, circolo di appartenenza”

Contatti e info: 333 6811067 (Faggiani) 388 0449022 (Di Paolo) o info@centurini.it.

Premi: Coppe e medaglie per i primi. Titoli di campione regionale ligure per ogni categoria di appartenenza

ARRIVEDERCI SHAABAN!

Shaaban dopo 4o anni torna al Cairo, al termine della sua attività  lavorativa in Italia. Naturalmente è grande l’apprezzamento  per questo grande socio del circolo, persona conosciuta  non solo per la sua bravura alla scacchiera, ma anche per le sue notevoli  doti caratteriali e umane che l’hanno fatto apprezzare e stimare da tutti. E’ stato uno dei protagonisti della vita scacchistica cittadina e giocatore di punta del Centurini, il suo Attacco Trompowsky (1.d4-Cf6 1.Ag5) ha fatto paura a più di un giocatore titolato tanto che contro di lui in genere preferiscono evitarlo. Ci lascia ma non per sempre, perché il Circolo  continuerà a mantenere i contatti con lui, che tornerà a Genova in occasione  degli appuntamenti  più importanti, a cominciare dal prossimo torneo di Primavera.

Il  suo  più prestigioso  successo di sempre, è stata la vittoria al torneo di internazionale di Recco nel novembre 2017 quando ebbe la meglio, con grande “standing ovation”  da parte di tutti, su due GM e due MI.

Arrivò al Circolo, allora in piazza Giustiniani, nel  lontano  1981,  ma prima ancora di cercarsi un alloggio transitava per via Chiabrera alla ricerca del Circolo, non sapeva bene dove fosse ma il rumore degli orologi  meccanici pigiati con la solita (peraltro inutile) energia che proveniva dalle finestre aperte del civico 2 della piazza gli apparvero inconfondibilmente familiari. Salì, gli venne incontro l’allora vicepresidente Perez. E col Centurini fu amore a prima vista.  Quaranta anni di battaglie sulla scacchiera, di amicizie, di storie da raccontare.

 

Aveva conosciuto gli scacchi al Cairo osservando giocatori per strada  e presto apprese i principi strategici del gioco.

Oggi i suoi figli lavorano in Inghilterra ed è diventato nonno negli ultimi anni. Gli scacchi hanno accompagnato la sua vita e ancora saranno con lui negli anni a venire.

 

ADDIO A PAOLO MAURENSIG, SCRITTORE E SCACCHISTA

 

Lo scrittore Paolo Maurensig è morto il 29 maggio all’età di 78 anni all’ospedale di Udine, dove era ricoverato da alcuni giorni. Viveva a Udine. La passione per gli scacchi è il filo conduttore di diversi suoi libri.

Nato a Gorizia il 26 marzo 1943, dopo essere stato a lungo agente di commercio, Maurensig aveva conosciuto un grande  successo letterario nel 1993 grazie a “La variante Luneburg”, il suo romanzo d’esordio, che uscì nel 1993 con Adelphi e poi tradotto in 38 lingue. Questo libro in cui una partita a scacchi tra due maestri si intreccia con le vicende della seconda guerra mondiale e con la Shoah fu la svolta che consentì a Maurensig di approdare alla grande notorietà. Il libro ha venduto 300mila copie solo in Italia e una sua trasposizione teatrale ha debuttato nel 2007 a Gorizia con la voce di Milva.

L’Arcangelo degli scacchi (Mondadori, 2013) narra invece la vita segreta di un campione, Paul Morphy, nato a New Orleans nel 1837. In Teoria delle ombre (Adelphi, 2015, vincitore del Premio Bagutta e del Premio Cortina d’Ampezzo) l’ombra che si muove sulla pagina è invece quella di Alexandre Alekhine, campione del mondo di scacchi, che il 24 marzo del 1946 venne trovato morto nella sua stanza d’albergo, a Estoril. Il romanzo ne racconta gli ultimi sette giorni di vita. «Non gioco a scacchi, combatto con gli scacchi» è una sua celebre frase.

Maurensig è tornato sugli scacchi anche con il romanzo L’ultima traversa (Barney, 2015; Theoria, 2018). «Mi ricordo che da bambino a volte giocavo a scacchi da solo, passando da una sedia all’altra, da un lato all’altro del tavolino, cercando di estraniarmi da quanto avevo pensato come conduttore dei bianchi per non influenzare l’altro me stesso che giocava con i neri. Alla fine mi chiedevo: in caso di vittoria, quale dei due “io” avrebbe potuto considerarsi vincente. Tutte le partite finivano alla pari, per mia fortuna» ha scritto, a proposito della sua passione per questo gioco, con la sua consueta ironia («L’umorismo, l’ironia è l’appagamento che l’intelligenza riserva a se stessa», si legge nella Variante di Luneburg).

Il gioco degli dei (Einaudi 2019), ultima opera a soggetto scacchistico dello scrittore, narra di Sultan Khan, una delle figure più enigmatiche dell’intera storia degli scacchi, inerpicandosi sullo scosceso territorio dell’origine del talento e dell’ispirazione

 

CIRCOLO:  A TAVOLINO E ON LINE SI GIOCA!

Sabato 28 e domenica 29 maggio due tornei hanno animato la ripresa dell’attività al Circolo: sabato il ritorno del grand prix rapid a tavolino (a numero chiuso  per il rispetto delle norme di sicurezza anticovid) e domenica sera il lampo serale  on line, appuntamento mensile  ormai consolidatosi nella programmazione del circolo.

Sabato 28  grande successo di Shaaban Abdelgawad in quello che potrebbe essere stato il suo ultimo grand prix, prima del suo ritorno, dopo una vita nel nostro paese,  in Egitto.

Secondo classificato al grand prix Rocco Vairo, una certezza per il circolo, colpisce ogni giorno di più per la sua maturità di gioco.  Sul podio al terzo posto Andrea Carosso, sempre competitivo alla scacchiera.

Un’altra nota positiva della gara, l’esordio assoluto  di due nuovi giovani soci,  Matteo La Licata e Leonardo Cimino. Benvenuti!

Domenica 29 il torneo on line ha visto invece la prima volta di Ivano Paganetto, vittorioso con 6 su 7, tallonato anche qui dall’altra giovane promessa del circolo, Tommaso Bricola, davanti a Cusato, Biancotti e Rivara.

Classifica Grand Prix 12+3  (29 Maggio)

  1. Shaaban ABDELGAWAD p. 6
  2. Rocco VAIRO p. 5,5
  3. Andrea CAROSSO p. 5.0
  4. Giancarlo  BADANO p. 4.5
  5. Davide CUSATO p. 4
  6. Massimo MENICHINI p. 4
  7. Giuseppe CHIESA p. 4
  8. Riccardo DORDONI p. 4
  9. Alessandro MANDOLINI  p. 4
  10. Giancarlo FALCONE p. 4
  11. Claudio NICOLIS p. 3,5
  12. Lorenzo BENEDETTI p. 3,5
  13. Moreno FAZZUOLI p. 4
  14. Alessio ARATA p. 4
  15. Ivano CALA’ p. 3
  16. Marco FAGGIANI p.3
  17. Edoardo VALLE p. 2,5
  18. Matteo LA LICATA p. 2
  19. Leonardo CIMINO p. 1

Classifica Grand Prix On Line 5+3 mese (30  Maggio)

  1. Ivano PAGANETTO p. 6 SU 7
  2. Tommaso BRICOLA  p. 5,5
  3. Davide CUSATO p. 4,5
  4. Alberto BIANCOTTI p. 4,5
  5. Massimo RIVARA  p. 4,5
  6. Riccardo DEL NEVO p. 4
  7. Angelo CORSO p. 4
  8. Claudio NICOLIS p. 4
  9. Marco FAGGIANI p.3
  10. Giancarlo BADANO p. 3
  11. Edoardo VALLE p. 3
  12. Emanuele D’AMORE p. 3
  13. Massimo MENICHINI p. 3
  14. Ivano ROMANI p. 2
  15. Ivano CALA’ p. 2
  16. Matteo LA LICATA p. 1,5
  17. Pierpaolo PELO’ 1,5
  18. Antonio DI FRANCESCO p. 1,0

COPPA DEL MONDO: ARTEMIEV VINCE IL TORNEO EUROPEO DI QUALIFICAZIONE.

NIENTE DA FARE PER GLI AZZURRI

 

Dal 24 al 30 maggio si è giocato, sulla piattaforma online, il torneo di qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, che si disputerà a luglio a Sochi, Russia. Trentasei giocatori hanno superato la prova e strappato il biglietto. In gara 264 giocatori in rappresentanza di 35 federazioni europee. Vittoria del GM russo Vladislav Artemiev e delusione per i sei azzurri in gara, nessuno dei quali si è qualificato.

Il formato di gioco era “ibrido”, cioè un’alternanza di gioco on line e in presenza. Tutte le efderazioni dei singoli paesi erano predisposte con sedi dalle quali venivano trasmesse in line le moesse. Le sedi erano controllate da telecamere e da arbitri. Il torneo era a eliminazione diretta, con due partite classiche e in caso di parità due partite blitz ed eventuale armageddon.

L’Italia era rappresentata da Daniele Vocaturo, Luca Moroni (entrambi teste di serie), Alberto David, FRancesco Sonis

La piattaforma tornelo ha ospitato dal 24 al 30 maggio il torneo europeo di qualificazione alla prossima Coppa del mondo, in programma nel mese di luglio a Sochi (Russia). Trentasei giocatori hanno ottenuto il pass per l’evento.

: il primo posto se lo è aggiudicato il superGM russo Vladislav Artemiev, che ha agguantato in extremis il GM serbo Aleksandar Indjic a quota 6,5 su 9 e lo ha superato per spareggio tecnico, mentre un altro russo, il GM Pavel Ponkratov, si è piazzato terzo a 6 spuntandola per il Buchholz sul GM armeno Haik Martirosyan.
Come già la Mitropa cup, il torneo è stato giocato in un formato “ibrido”, una combinazione di gioco online e in presenza. Tutte le federazioni avevano sedi appositamente designate e approvate da cui i loro rappresentanti giocavano insieme, con le mosse trasmesse online agli avversari. Questi luoghi erano supervisionati da telecamere e arbitri (ottantadue in tutto quelli impegnati); la competizione era a eliminazione diretta, con due partite classiche a cadenza 2h+30” e, in caso di parità, due blitz 10’+3” e una eventuale Armageddon 5′ vs 4′ di spareggio. Erano in gara 264 giocatori provenienti da 35 federazioni europee

Niente da fare per i sei azzurri in gara: al primo turno Daniele Vocaturo e Luca Moroni, che partivano come teste di serie, sono stati eliminati agli spareggi dal MI turco Cem Kaan Gokerkan (2,5-1,5) e dal MI norvegese Sebastian Mihajlov (3-2). Idem  per  Alberto David e Francesco Sonis. Invece  Sabino Brunello e Lorenzo Lodici si sono dovuti arrendere al secondo turno

il prossimo Campionato europeo di scacchi 2021, in programma dal 26 agosto al 5 settembre a Reykjavik. In presenza, finalmente.
Sito ufficiale: https://chess-results.com/tnr560325.aspx

Come gli scacchi cambiano la mente
modificando le reti neurali

Grazie a Risonanza magnetica e a un nuovo algoritmo è stato possibile svelare quanto questo gioco sia in grado di indurre cambiamenti anatomici e funzionali nel cervello

https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/

Molti ricorderanno la storica sfida a scacchi del 1° settembre 1972 fra l’americano Bobby Fisher e il sovietico Boris Spassky che si concluse con la vittoria del primo e che ha ispirato quarant’anni dopo il film La grande partita, diretto da Edward Zwick. Oggi le cose sarebbero andate forse diversamente perché, ancor prima di cominciare la partita, un computer potrebbe dire chi vincerà attraverso l’esame del cosiddetto connettoma di somiglianza morfometrica funzionale cerebrale, in sigla Fmsc (Functional morphometric similarity connectome), che è in grado di confrontare il numero e la forza di connessione dei nodi della rete dei circuiti cerebrali, identificando la migliore.

La scoperta

L’hanno scoperto i ricercatori indo-americani delle università di Orlando, Bethesda e Chicago (Usa) e di Taxila (Pakistan) diretti da Harish RaviPrakash dell’Università di Orlando, che ne scrivono sulla rivista Frontiers of Neuroscience. Dopo aver scelto 47 scacchisti trentenni di ambo i sessi e culturalmente equivalenti (24 professionisti e 23 amatoriali), li hanno esaminati a riposo tramite Risonanza magnetica di tipo T1 per un’immagine statica del loro cervello. Poi li hanno valutati mentre gareggiavano tramite Risonanza magnetica funzionale che fornisce un’immagine dinamica del funzionamento delle aree cerebrali.

Le differenze

Ottenute così informazioni sia sulle caratteristiche anatomiche sia su quelle funzionali della loro materia grigia, le hanno inserite in un complesso software basato su un nuovo algoritmo messo a punto per l’esperimento, ricavandone principalmente due indicazioni. La prima è che le reti neurali di campioni e giocatori amatoriali sono anatomicamente e funzionalmente diverse. La seconda è che l’apprendimento di esercizi mentali come gli scacchi inducono cambiamenti anatomici e funzionali nel cervello che il nuovo algoritmo Fmsc può quantificare con un’accuratezza dell’88 per cento.

Effetti positivi

La conferma di quest’ultimo dato sull’effetto positivo degli esercizi mentali è confortante dato che, anche se con un’accuratezza inferiore, era già emerso in studi precedenti che, usando cruciverba e altri giochi enigmistici, avevano confrontato soggetti con malattie come quella di Alzheimer oppure Adhd, il disturbo caratterizzato da iperattività e difficoltà a mantenere l’attenzione.

I taxisti e i giocolieri

Il confronto era stato fatto anche su taxisti o guidatori dei bus di Londra: più questi facevano un certo tragitto più s’ingrossava la loro corteccia occipito-temporale, che è deputata, fra l’altro, all’orientamento. Non solo quella mentale, ma anche l’attività fisica può dare scacco matto: ad esempio nei giocatori professionisti di badminton, dove con una racchetta si colpisce una pallina con un volano, i ricercatori cino-americani delle università di Guangzhou e di Filadelfia hanno scoperto che aumentano le connessioni funzionali delle aree cerebrali parietale e frontale. Allo stesso modo, uno studio dell’Università tedesca di Jena ha verificato che bastano tre mesi di esercizi da giocolieri per indurre variazioni della corteccia cerebrale frontale e parietale superioresinistra, cosa che invece non accadeva in chi non si allenava a far roteare palline o birilli.

Partite di scacchi on line

E se è vero che stimolare il cervello attraverso lo sport è diventato un problema a causa dei vari lockdown, lo stesso problema ha dato un impulso straordinario alla diffusione del gioco degli scacchi a livello mondiale attraverso le piattaforme online: una vera e propria pandemia scacchistica. La piattaforma Chess.com, ad esempio, nata in USA nel 2005, conta ormai 45 milioni di giocatori, che crescono al ritmo giornaliero di 4mila iscritti che giocano 2-300mila partite al giorno dai quattro angoli del globo. Il campione del mondo di scacchi online è il norvegese Magnus Carlsen, seguito dal nippo-americano Hikaru Nakamura, dall’olandese Anish Giri, dall’armeno Levon Aroniajn e dall’italo-americano Fabiano Caruana, il migliore in graduatoria fra i 700mila iscritti del nostro Paese.

Dad con gli scacchi

In periodo di didattica a distanza, anche la scuola ha pensato a formare gli scolari attraverso il gioco degli scacchi: Miur e Coni hanno concordato per l’anno scolastico 20-21 il progetto Ascir (A scuola con i Re), che già l’anno scorso, nonostante la pandemia, ha coinvolti oltre 6mila ragazzi. La febbre per gli scacchi colpisce anche la tv: nel lockdown la serie televisiva più vista in Italia è stata La regina degli scacchi (su Netflix) in cui la protagonista, interpretata da Beth Harmon, aveva imparato a giocare in orfanotrofio a nove anni.