GRAND PRIX SEMILAMPO AL CENTURINI SABATO 28 SETTEMBRE ORE 14,45
SHABY COME UN LAMPO!
Shaaban Abd El Gawad ha vinto sabato 14 settembre al Circolo Ponente di Sestri la seconda tappa del Lampo 2019, superando allo spareggio tecnico il MF Dario Brun. Hanno terminato entrambi a 8 punti su 9. Sul podio al terzo posto Giuseppe Silvestri, a 6 punti, precedendo di mezza lunghezza il quarto classificato, Roberto Del Noce.
Classifica finale:
- Abd El Gawad Shaaban 8
- Dario Brun 8
- Giuseppe Silvestri 6
- Roberto Del Noce 5,5
- Mauro Berni 5,0
- Fabio Baggiani 5,0
- Saverio Tammarazio 4,0
- Alessandro Mandolini 3,5
- Mario Bottaro 3,5
- Edoardo Valle 3,5
- Bruno Vello 3,0
- Giacomo Vallarino 3,0
- Giampaolo Camera 3,0
- Lorenzo Satta 2,0
AL BIELORUSSO NIKITA MAIOROV IL FESTIVAL DI IMPERIA
Si è conclusa domenica 8 settembre, nel complesso del Museo Navale, la 61ª edizione del Festival internazionale di Imperia, che ha segnato la vittoria del GM bielorusso Nikita Maiorov (34 anni), che ha superato allo spareggio tecnico il GM francese Nikolay Legky e il GM filippino Roland Salvador. Tutti e tre hanno terminato a 8 punti, staccando nettamente tutti gli altri, al termine dei nove turni di gioco previsti. Il diciottenne Massimiliano Botta è stato il migliore italiano in gara, terminando al quarto posto a 5,5. Seguono due liguri, Raffaele Di Paolo e Paolo Formento, entrambi a 4,5. In totale hanno partecipato i 79 giocatori, suddivisi in quattro tornei.
Nell’open B ha avuto la meglio il torinese Ivan Gallo con 6,5 su 8. Secondo il francese Dijon. Al terzo posto, il nostro Nicolò Tripi, positivo il suo rientro nelle competizioni agonistiche.
L’open C se l’è aggiudicato l’astigiano Mattia Passalacqua (classe 2003), secondo il genovese Stefano Roversi.
Infine nel torneo D successo del tredicenne bergamasco Zhidkov
Risultati: http://vesus.org/festivals/61deg-festival-internazionale-imperia/
Riportiamo uno stralcio dell’intervista che diede Maiorov a Riccardo Moneta nove mesi fa per il blog UnoScacchista
https://unoscacchista.com/2018/12/20/nikita-maiorov-professione-grande-maestro/
Io sto lontano dal mio Paese quasi tutto l’anno, mi sposto al seguito dei tornei internazionali che si organizzano in Europa. E, adesso che ho raggiunto i 33 anni e che inizio ad essere un pochino vecchio per gli scacchi giocati, ho iniziato anche ad allenare. Sarà nel futuro la mia principale occupazione. Anch’io lo faccio con Skype e per il momento ho appena tre allievi, in Bielorussia. Sono un professionista, come altri, questo è il mio lavoro ed è sufficiente per vivere”.
Ma lo Stato bielorusso non fa nulla per supportare la vostra attività?
“No, purtroppo non più. La svolta c’è stata, mi hanno detto (perché io sono in questo troppo giovane), con la caduta dell’Unione Sovietica, quando in alcuni nuovi Stati gli scacchi sono tornati per sempre nell’ombra. Eppure non possiamo oggi troppo lamentarci della situazione economica generale del nostro Paese. Però negli scacchi … pensate che nella mia città, di 400.000 abitanti, esiste un solo circolo”.
Il vostro presidente Lukashenko vanta quasi un record europeo, è in sella da circa 25 anni …
“Sì, la stabilità non manca, e questo può aver facilitato il miglioramento medio delle condizioni di vita …”
… E ha favorito anche l’organizzazione di eventi importanti, visto che le prossime Olimpiadi si disputeranno proprio nella sua capitale, Minsk!
“Devo dire che gran parte del merito di ciò deve essere attribuito all’attuale presidentessa della Federazione bielorussa, ovvero Anastasia Sorokina, una donna molto capace e dinamica e che è anche la nipote del Grande Maestro Viktor Kupreichik”.
Tu giocherai alle Olimpiadi?
“Forse sì, nella seconda squadra se verrà ammessa. In questi ultimi anni il mio Elo è piuttosto calato (avevo 2596 a fine 2014, ora 2510) e non ho più troppe speranze di giocare in prima squadra”.
Coraggio, i primi non sono lontani, tu sei pur sempre fra i primi 10 della lista, il n.9 oggi ci pare, e la Bielorussia non ha degli “over 2700”; ciò per altro verso è un peccato per una terra che ha dato i natali a un campione come Boris Gelfand e che ha accolto gli ultimi anni di David Bronstein, il quale oggi riposa nel cimitero di Minsk.
“Sì, i migliori sono oggi Kovalev, Sergey Zhigalko e il campione nazionale Alexandrov. Io ho giocato la finale nel 2016 ma non sono stato molto fortunato …. “
Cosa intendi per “fortuna”?
“Oggi sono importanti anche dettagli come i sorteggi, come il colore …. Col nero è sempre più difficile prevalere … E’ importante, nel sistema svizzero, aver fortuna con gli accoppiamenti nei primi due o tre turni, quando due o tre vittorie danno morale e spinta a ben proseguire”.
Tu quanti tornei in genere giochi in un anno?
“Una quindicina. In Italia quest’anno ho giocato a Bratto ed Imperia, prima di venire a Roma. Anni addietro vinsi ad Amantea, poi fui secondo a Roma nel 2010”.
Tra l’altro hai giocato abbastanza bene quest’anno in Italia, visto il successo di Imperia e il 4°-7° posto di Bratto. E’ anche per questa tua frequentazione italiana che parli benino la nostra lingua?
“Un po’ per questo, ma anche perché mia sorella ha sposato un italiano. Oggi loro vivono a Pontedera, vicino Pisa”.
Ti trovi bene a giocare in Italia? Quale il motivo principale? A parte i parenti, c’entra anche la bellezza delle nostre città?
“Veramente non faccio in tempo ad apprezzarla, il gioco e lo studio mi impegnano troppo. Però devo dire che in Italia, rispetto a quanto accade in altri Paesi, gli organizzatori ci vengono incontro preparando il soggiorno in alberghi di buona qualità”.
Cosa ci puoi dire del tuo stile di gioco e delle tue scelte di apertura?
“In pratica apro il gioco sempre con 1.d4, e prediligo impianti solidi, raramente mi allontano da quelli”.
Chi è oggi, nel mondo, il più forte e chi lo è stato nell’ultimo mezzo secolo a tuo parere?
“Carlsen è sempre il più forte, anche se non è forte come 4 o 5 anni fa. Negli ultimi decenni il giocatore che ho più ammirato è stato Karpov. A me piacciono giocatori che lavorano sulla fine strategia, giocatori come sono stati, appunto, Karpov, oppure Tigran Petrosjan, oppure Capablanca. O lo stesso Carlsen, ma quello di qualche anno fa, non più il Carlsen di oggi”.
Per te personalmente, Nikita, quali sono stati i maestri?
“Io ho imparato il gioco nel 1992, quando avevo 7 anni, ed il testo fondamentale per la mia crescita è stato uno di Svetozar Gligoric, assai noto, “I play against pieces”. Da ragazzo ho avuto anch’io un insegnante, sì, era una brava persona, ma non era un giocatore forte; posso dire in effetti di non aver mai avuto un vero e proprio trainer, e questo particolare ha forse penalizzato un poco la mia crescita“.
A proposito di Carlsen e Caruana, tu li conosci? Hai giocato contro di loro?
“Una volta sola contro tutti e due, ho perso con Carlsen e vinto con Caruana, ma Caruana era molto giovane, parliamo di 7 anni fa”.
CORSI DI SCACCHI A SAN FRUTTUOSO
L’istruttore scolastico Piero Ricci – ricerive@libero.it cell 331921702- ha organizzato un corso di scacchi individuale e di gruppo per bambini e adulti principianti. Previste lezioni di miglioramento e allenamento.
Dal 23 settembre pre-incontri di conoscenza gratuiti. Le lezioni si terranno dal lunedì al giovedì dalle ore 16 alle ore 18,30 presso i locali del RISTORANTE VEGIA TERRALBA, IN PIAZZA TERRALBA 34R. Le lezioni si svolgeranno a partire da OTTOBRE 2019: possibilità di accordi per personalizzare gli orari
MONTESILVANO: POKER DI MARCO CASADEI NEL CAMPIONATO ITALIANO NON VEDENTI
Il campionato italiano non vedenti e ipovedenti è stato vinto per il quarto anno di fila dal cesenate Marco Casadei, 26 anni. Era 47ª edizione della manifestazione, ospitata quest’anno dal Grand Hotel Adriatico di Montesilvano (Pescara) dall’1 al 6 settemb Al secondo posto il viterbese Bersan Vrioni. Da rilevare la partecipazione alla gara di due nostre care conoscenze: l’acquese Giancarlo Badano, giunto al terzo posto, dopo avere pareggiato le partie con i primi due in classifica, e Franco Pugliese, giunto quarto a 4,5
Risultati: http://chess-results.com/tnr467805.aspx